Cambia il gip ma non la solfa Pd e Unipol sempre nel mirino

Cambia il gip ma non la solfa Pd e Unipol sempre nel mirino

Parlamento nuovo, problemi vecchi. Il giudice per le indagini preliminari non è più Clementina Forleo, trasferita al tribunale di Cremona per incompatibilità ambientale e adesso in causa con il Csm che ha imposto la nuova sede. Ma il tribunale di Milano non si ferma, e adesso c’è un Gip che si chiama Piero Gamacchio a chiedere di poter utilizzare ai fini processuali le conversazioni telefoniche di Nicola Latorre (nella foto), senatore del Pd. La vicenda è quella della tentata scalata bancaria di Bnl da parte di Unipol. Per Latorre trattasi di 13 telefonate con Gianni Consorte e Stefano Ricucci fra il 6 e il 18 luglio 2005. Scrive il Gip che nell’ottobre 2007, al governo c’era ancora un traballante Romano Prodi, la Camera aveva concesso l’uso delle telefonate di Piero Fassino, negando quelle di Massimo D’Alema perché all’epoca dei fatti era europarlamentare. Per Latorre, il tempo era scaduto prima che l’assemblea potesse decidere, causa caduta del governo.

Il tribunale si era visto restituire le carte il 29 maggio scorso con l’avviso che «la richiesta può essere rinnovata all’inizio della legislatura» successiva. Detto fatto, il Gip ha reinoltrato la richiesta. La giunta delle elezioni ne discuterà a breve. Per la serie: riprovate e sarete più fortunati.

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