Il cammino dal 1911 ai nostri giorni La crescita civile e culturale della nazione

I due Giubilei della Nazione che vennero realizzati nel 1911, in occasione del cinquantenario della Fondazione del Regno d’Italia e nel 1961, per il Centenario dell’Unità d’Italia rappresentarono due eventi di eccezionale importanza per la vita sociale, culturale e per lo sviluppo urbanistico della nazione. Un momento di grande crescita civile, culturale ed economica. «Italia 1911» fu la consacrazione internazionale del ruolo di grande potenza di un giovane Stato che di lì a poco avrebbe avviato con Giolitti la sua avventura coloniale.
Roma Capitale. Le celebrazioni del 50° del Regno cambiarono il volto della Capitale. L’esposizione internazionale di Valle Giulia diede vita al riordino urbanistico con l’istituzione delle accademie straniere. Venne realizzata una grande mostra Etnografica delle tradizioni delle Regioni d’Italia, risistemate le Terme di Diocleziano con una grande mostra sull’Impero Romano e il periodo di Augusto e fu restaurato Castel Sant’Angelo con mostre di carattere storico.
Le grandi inaugurazioni. In occasione della Festa dello Statuto, il 4 giugno 1911, venne inaugurato (ancora incompleto di statue bronzee) il Vittoriano, insieme alla Galleria di Arte Moderna, il Palazzo delle Esposizioni e il Palazzo di Giustizia al Lungotevere. Furono inaugurati ben tre nuovi ponti sul Tevere, tra cui il Ponte Vittorio Emanuele. Fu risistemata la «passeggiata archeologica» ideata su progetto di Giosuè Carducci e Ruggero Borghi.
A Torino si tenne un’esposizione internazionale sul lavoro e l’industria, con un forte impegno internazionale di Paesi come Francia, Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna. A Firenze, invece, venne organizzata da marzo a luglio una grande mostra sul «Ritratto italiano» raccogliendo da tutto il mondo ben 1.000 ritratti di personaggi del Risorgimento dell’epoca contemporanea. «Italia 1961» fu invece la celebrazione del «miracolo economico» dell’Italia che aveva superato di slancio la fase della ricostruzione e che aveva compiutamente conquistato la democrazia. Dal punto di vista organizzativo un ruolo di primo piano lo ebbe Torino, con le sue mostre sull’industria e il «made in Italy» presiedute dal giovane Giovanni Agnelli. Allora gli strumenti sinergici furono le Olimpiadi di Roma del 1960 e di Italia 1961, come fossero due fasi di una stessa azione di rilancio dell’economia nazionale attraverso grandi opere pubbliche, come l’aeroporto di Fiumicino. Roma ebbe un ruolo importantissimo attraverso l’impiego del cinema e della tv: venne realizzato, su committenza della presidenza del Consiglio, il film di Rossellini «Viva l’Italia».

Oggi, uno dei centri di maggiore importanza per conoscere che cosa rappresenterà il 150° dell’unità e per vedere il lavoro che si sta svolgendo in tutto il Paese, è rappresentato dal «Centro Espositivo-Informativo sul 150° Anniversario dell’Unità d’Italia», istituito proprio al Vittoriano, a Roma, e in quello che si trova a Torino. Il compito è far conoscere gli aspetti principali del processo storico, dei movimenti civili e dei personaggi che hanno unito la nazione

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