Gian Maria De Francesco
da Roma
Dal cilindro del ministro dellEconomia, Tommaso Padoa-Schioppa, non è solo uscita una manovrina di modesta incidenza sullandamento dei conti pubblici nel 2006. Sono soprattutto venuti fuori circa 3 miliardi di euro per i cantieri. Si tratta, in particolare di un miliardo per lAnas e di 1,8 miliardi per le Ferrovie dello Stato.
E il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha presentato la misura come una sorta di magia. «Siamo riusciti a far quadrare il cerchio e trovare i fondi necessari per finanziare le spese legate ai cantieri». Gli stanziamenti? «Dimostrano quanto questo governo sia serio e responsabile - ha aggiunto - e quanto abbia intenzione di fare le cose secondo le regole e senza falsi trucchi». Ovvia la soddisfazione del presidente dellAnas, Vincenzo Pozzi, che ha fatto rientrare lallarme lanciato nello scorso febbraio. «I cantieri dei lavori stradali non si fermeranno, fatto importantissimo per il Paese», ha dichiarato ricordando però che «la cifra assegnata è inferiore di 100 milioni a quella richiesta».
In ogni caso, sarà garantita la continuità dei cantieri sulla Salerno-Reggio Calabria, sulla Statale Jonica, sul Passante di Mestre e sul Grande raccordo anulare di Roma. Lultimazione della terza corsia sullanello stradale che circonda la capitale ha fatto ovviamente levare peana di gratitudine ai tre amministratori ulivisti: il presidente della Regione Lazio Marrazzo, della Provincia di Roma Gasbarra oltre al sindaco Walter Veltroni. In coro hanno inneggiato al «grande senso di responsabilità» del governo Prodi.
La destinazione di nuovi fondi allente presieduto da Vincenzo Pozzi (per la sostituzione del quale è in corso uno scontro tra Ds, Margherita e prodiani) è avvenuta lo stesso giorno nel quale la Procura di Roma ha annunciato che acquisirà i bilanci Anas dal 2002 nellambito dellinchiesta aperta per false comunicazioni sociali sulla base dellesposto presentato dal ministro Di Pietro. Ad occuparsene saranno i pm Salvatore Vitello e Perla Lori, questultima già incaricata di effettuare accertamenti sulla fusione tra Autostrade e Abertis.
Anche per le Ferrovie dello Stato gli 1,8 miliardi di fondi sono arrivati in una giornata particolare. Ieri, infatti, lassemblea della società presieduta da Elio Catania ha approvato il bilancio 2005. Il passato esercizio ha registrato una perdita di 465 milioni di euro, in aumento rispetto a quella di 125 milioni del 2004.
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