Capraia vuole entrare in Liguria

Il consigliere leghista Sergio Tascini chiede a Bossi il trasferimento dell’isola nella nostra Regione

Capraia vuole entrare in Liguria

Il Limonte (la macro Regione tra Piemonte e Liguria tanto cara a Claudio Burlando) non è ancora nato, che qualcuno già pensa di allargarlo a valle d’Aosta, Rhones - Alpes e Provence Alpes Cote d’Azur. A volerlo, secondo un sondaggio realizzato dall’istituto Piepoli su commissione della regione autonoma valle d’Aosta, è un valdostano su due.
E intanto c’è chi vorrebbe estendere i confini della Liguria addirittura all’isola di Capraia. «Ora basta, vogliamo andarcene dalla Toscana», tuona da laggiù Sergio Tascini, consigliere leghista nel comune di Capraia. Il motivo è presto detto: troppi divieti e spese folli per chi vive nell’isola. Un esempio? «A Capraia benzina e gasolio costano come il Brunello di Montalcino» ricorda Tascini. Che ha inviato a Bossi e Maroni un documento nel quale chiede formalmente un referendum per trasferire Capraia dalla Toscana alla Liguria. «Oggi ce lo consente l’articolo 5 della Costituzione. Sia chiaro che non siamo noi isolani a tradire, ma è la Regione Toscana a tradirci sistematicamente. Basti pensare al progetto di vietare le auto anche ai residenti o allo stato di abbandono di decine di immobili dell’ex colonia penale, chiusa da quasi 20 anni, ma inutilizzabile per motivi politici». Tutto questo il consigliere leghista ha confessato al quotidiano Qn. Ma se Atene (Tascini) piange, Sparta (il Limonte) non ride. Perchè c’è già chi vorrebbe superarlo con una nuova Euroregione «Alp - med» tra valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Rhones - Alpes e Provence - Alpes Cote d’Azur: il 58 per cento dei valdostani ritiene molto o abbastanza importante la costituzione di questa macro Regione. Dal sondaggio presentato dal presidente valdostano Luciano Caveri emerge però che per il 15 per cento degli abitanti la nascita del nuovo soggetto è «poco o nulla importante», mentre il 27 per cento non ha voluto esprimere un’opinione.


Dalla stessa indagine si evidenzia che «il fatto di dare vita e di sviluppare sinergie con altre regioni rappresenti un corretto approccio nei confronti della politica europea» per il 67 per cento dei cittadini. Ma dove dovrebbe concentrarsi il lavoro della nascitura Alp - med? Su turismo, sanità, trasporti, ambiente e cultura.
Ma ne varrà davvero la pena?

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