Cardia incontra Piazza Affari

da Milano

Nutrito parterre di politici e banchieri questa mattina in Piazza Affari per ascoltare il «bilancio» annuale del presidente della Consob, Lamberto Cardia. Se quella precedente era stata l’occasione per illustrare il superlavoro con cui l’Authority ha fatto luce sulle mosse di furbetti del quartierino, oggi l’attenzione dovrebbe essere concentrata sulle sia sulla Superborsa nata dalla fusione Milano-Londra sia sulla rivoluzione introdotta da inizio novembre dalla Mifid. Si tratta della direttiva europea, approvata dal Consiglio dei ministri venerdì, che cambierà molte regole dei mercati finanziari: in particolare le singole banche potranno costruire una propria «borsa» anche se al contempo dovranno assicurare un maggiore flusso di informazioni verso i risparmiatori in caso di vendita di prodotti complessi come i derivati o le obbligazioni strutturate. Difficilmente, tuttavia, Cardia potrà evitare di soffermarsi sui temi più strettamente «industriali» come Telecom o il consolidamento del mercato bancario che in pochi mesi ha visto nascere con Intesa Sanpaolo un nuovo campione del credito nazionale insieme a Unicredit (che sta per inglobare anche Capitalia) oltre ad alcune Superpopolari.
Ad ascoltare Cardia, in rappresentanza del governo è atteso il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, mentre non ci sarà il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, impegnato nella visita di Stato in Ghana.

Nutrita la schiera di banchieri, imprenditori e manager tra cui il presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, Cesare Geronzi, l’ad di Unicredit, Alessandro Profumo, quello dell’Eni, Paolo Scaroni e i presidenti di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, e di Mediaset, Fedele Confalonieri. Per Fiat sono attesi il vicepresidente Jhon Elkann e l’ad Sergio Marchionne.

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