Obama è molto preoccupato per gli sviluppi della situazione in Egitto, suo principale partner in Medio Oriente. La Casa Bianca corregge il tiro delle affermazioni fatte nei giorni scorsi dal segretario di Stato Hillary Clinton («Il governo egiziano è stabile») e avverte Mubarak (col quale non ha parlato personalmente) che «solo il popolo egiziano può risolvere la situazione» che si è venuta a creare, sottolineando che il governo del Cairo ha il dovere di dare risposte immediate «alle legittime lamentele» del popolo. Washington ha anche precisato che è pronta a valutare cambiamenti nella politica di aiuti economici e militari fin qui assicurati allEgitto.
Anche gli analisti israeliani si interrogano sul futuro: a Gerusalemme cè molta preoccupazione per gli sviluppi ai propri confini, perché Israele è in pace con Egitto e Giordania e se cadono i governi filo occidentali di questi Paesi, allora la pace sarà ovviamente in pericolo. Lo stato maggiore israeliano segue continuamente la situazione in Egitto e il premier Netanyahu ha ordinato ai suoi ministri di tacere.
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