La casa in eredità? Solo se curi il gatto

«Lascio la proprietà del seguente bene a mio nipote Giovanni Rossi con l’onere di prendersi cura del mio gatto di nome Micio di razza soriana per tutta la durata della vita di quest’ultimo ed in particolare di dargli quotidianamente da mangiare, un posto dove dormire e provvedere alle spese veterinarie necessarie». È il fac simile di un testamento che l’Associazione Gattofili genovesi insieme al Rotary Club Golfo di Genova si appresta a distribuire il più capillarmente possibile. Ne dava notizia ieri il sito del quotidiano genovese Il Secolo XIX. L’obiettivo: ridurre gli abbandoni che si stanno incrementando anche in seguito a condizioni di vita dei loro anziani padroni. Che sono costretti ad un ricovero in ospizio. Oppure muoiono. Ragion per cui nella casa che resta vuota, rimane anche un gatto. Solo.

Con l’automatico destino dell’abbandono. Ecco che l’Associazione Gattofili ha studiato questo manifesto della «Tutela degli animali nella successione testamentaria», utilizzando la consulenza di notai e avvocati del Rotary Club Golfo di Genova.

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