Il cedimento durante l’intervallo

Vito Scafidi, 17 anni, è morto a novembre a causa del crollo del soffitto del liceo dove studiava, a Rivoli, comune della prima cintura torinese. Altri quattro studenti sono rimasti feriti gravemente nell’incidente. Tra loro anche il compagno di banco della vittima, Andrea. Il crollo è avvenuto nella quarta G del liceo scientifico «Darwin» durante l’intervallo. In un primo momento si era pensato che potesse essere legato al forte vento delle ore precedenti la tragedia, al peso creato da masserizie nel sottotetto, al cedimento di un tubo di ghisa tra il soffitto e la controsoffittatura. Omicidio colposo e disastro colposo contro ignoti. Questi i reati ipotizzati nel fascicolo aperto poco dopo dalla Procura di Torino per accertare le cause del crollo che ha portato alla morte del ragazzo. Nel frattempo, nel Paese è scoppiata la polemica sulla sicurezza degli edifici scolastici. Dopo la tragedia si è aperto subito lo scontro politico.

Il Pd ha accusato il governo di aver tagliato 23 milioni di euro sui 100 disponibili nel fondo statale destinato al patto per l’edilizia scolastica. Gasparri ha parlato invece di «speculazioni». Secondo statistiche, sei scuole italiane su dieci sarebbero a rischio.

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