In cella a Roma Rischio suicidio per il serial killer degli anziani

Si teme che possa suicidarsi. O che qualche detenuto possa ucciderlo. Per questo Angelo Stazzi, l’uomo di 65 anni arrestato per la morte di Maria Teresa Dell’Unto avvenuta a Roma nel 2001 e sospettato per la morte di altre sette persone, è stato trasferito in una cella singola, in regime di alta sorveglianza. Stazzi, i cui legali respingono tutte le accuse, si trova recluso nel carcere di Regina Coeli e ieri mattina è stato trasferito in una cella singola senza la possibilità di guardare la televisione. «Il provvedimento è stato adottato dalla direzione di Regina Coeli - ha spiegato l’avvocato Cristiano Pazienti, difensore di Stazzi assieme al penalista Cristiano Conte - a tutela del nostro assistito». Dal canto suo l’avvocato Conte afferma che «per Stazzi la situazione non è facile.

Oggi l’ho visto molto provato ed esterrefatto per quanto viene scritto sui giornali e riportato con grande clamore sui media. La sua preoccupazione e amarezza è anche perché‚ non sa come spiegare alle sue figlie, alla famiglia, il perché di questa gogna».

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