Chi contesta la sinistra finisce in manicomio

Chi contesta la sinistra  finisce in manicomio

Ho letto sul nostro Giornale di ieri quello che è accaduto a quel povero pensionato che si è permesso di contestare vivacemente, restando comunque al di là delle transenne, il Prof. Prodi che parlava dall’alto del suo “Tir giallo”. Prelevato dal servizio di sicurezza, è stato condotto alla caserma dei carabinieri e da lì nel reparto psichiatria dove, sottoposto a “trattamento sanitario obbligatorio”, è purtroppo deceduto. Possibile che i personaggi della sinistra siano “incontestabili”, mentre quelli della Casa delle libertà, anche ai più alti livelli (presidente del Consiglio o ministri), possono essere liberamente insultati con i termini più volgari o addirittura colpiti con lancio di oggetti (es. treppiedi).

Se quanto accaduto a Bergamo al comizio del Professore si fosse verificato in occasione di una manifestazione di Forza Italia o di Alleanza nazionale o della Lega Nord, sono sicuro che sarebbero fioccate numerose interpellanze in Parlamento da parte della sinistra. Sono episodi che dovrebbero far meditare sul modo di intendere la democrazia in determinati ambienti.

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