Chi gioca in difesa è destinato alla sconfitta

Caro Granzotto, nel suo scambio di opinioni con Mauro della Porta Raffo, lei quasi mette in dubbio che nella destra ci siano problemi di comunicazione ed esclude che sia questo il primo dei problemi del centrodestra. Ma la grande stampa è quasi tutta schierata a sinistra e influenza quella estera. I talk-show (compresi quelli Mediaset), sono tutti contro Berlusconi. Intere reti come Sky, La7, Raitre sono schierate a sinistra. Eppure il messaggio che la sinistra è riuscita a far passare è che in Italia Berlusconi controlla tutta l’informazione. La persecuzione giudiziaria di Berlusconi è testimoniata dai processi a cui è sottoposto da circa vent’anni eppure la sinistra ha fatto passare l’immagine di un Berlusconi vittimista. Milano, governata dalla Moratti da cinque anni, è al 21º posto nella classifica delle città più vivibili d’Italia, davanti a Torino, Roma, Napoli, ed è stata scelta come sede dell’Expo. Nonostante la crisi rimane la capitale economica d’Italia eppure la sinistra è riuscita a far passare il messaggio che mai era stata così male amministrata. A Napoli circa venti anni di dominio della sinistra a livello di Comune, Provincia e Regione hanno consegnato la città alla camorra e l’hanno sommersa di rifiuti eppure la propaganda di sinistra ha comunicato che l’unico a essere colluso con la camorra era Cosentino, che era all’opposizione, e non chi era al potere; e che la responsabilità dei rifiuti è di Berlusconi (che nelle emergenze ha saputo liberare Napoli dalla morsa dei rifiuti), della Regione e della Provincia, amministrate dalla destra solo da un anno, e non di chi in venti anni non ha saputo creare le strutture necessarie a risolvere il problema. In questa campagna elettorale gli stessi partiti, le stesse clientele, gli stessi media che presentarono Bassolino come «il cambiamento» e crearono e sostennero il falso mito del «rinascimento napoletano» hanno convinto tanti napoletani che De Magistris, come Bassolino ieri, rappresenta «il cambiamento». Ora, di fronte a queste evidenze e considerando che il portavoce del Pdl è l’onorevole Cicchitto, politico validissimo e persona degnissima, ma inadatto a comunicare nei confronti televisivi, è sempre convinto che l’ultimo dei problemi del centrodestra sia la comunicazione?
Napoli

Bella lettera, caro Leone. Forte e chiara. Però, badi: non scrissi che quello della comunicazione sia l’ultimo dei problemi della destra. Nella risposta a MdPR mi riferivo all’esempio da lui portato («comunicare», cioè, all’elettorato che la vittoria di Pisapia non sarebbe stata la vittoria di Bersani il cui candidato, Stefano Boeri, era stato trombato alle primarie). Io sono ancor più critico di lei perché rilevo falle non solo nel sostegno alla buona immagine della maggioranza dando conto di quanto aveva fatto e stava facendo. Ma trovo inefficaci quando non proprio lesive le scelte dialettiche - anche questa è comunicazione - a sostegno della sua personalità, della sua tempra politica e dello stato dei suoi nervi. Dialettiche che negli ultimi tempi sono rivolte a rintuzzare le accuse e dunque in posizione di difesa: ciò che è o viene interpretato, che fa lo stesso, come segno di debolezza.

Raccogliere le provocazioni e per di più una per una non è stata, a parer mio, una scelta felice. E al punto in cui siamo, torna utile ricordare che se sbagliare è umano, diabolico e suicida è il perseverare.
Paolo Granzotto

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