Sono 180. Ma solo per il momento, infatti contano di diventare molti di più. Ci hanno messo la firma, stanno raccogliendo consensi con un tam tam personale. È nato così il comitato Roberto Bagnasco. Creato grazie a un gruppo numeroso di rapallesi che da Genova a Rapallo, dove Bagnasco è stato sindaco dal 1995 al 2004, ha individuato nellamministratore del centrodestra la persona giusta per interpretare la volontà di trasformazione e portare avanti le istanze della gente. Una proposta originale che vede i cittadini pronti a mobilitarsi in prima persona. Un processo, quello della creazione del comitato, che prescinde da qualunque appello alle «primarie». Non è servita la chiamata: Bagnasco ha catalizzato intorno a sé creata una simpatia certamente suscitata dal suo forte radicamento con il territorio e i problemi della gente. Così non ha avuto bisogno di meccanismi precostruiti come le primarie per dare voce e volto alle aspettative. La gente di Rapallo vuole riappropriarsi della politica, e attraverso il comitato ha individuato nelle capacità di Bagnasco la persona giusta che può garantire aggregazione e partecipazione e dare un deciso apporto alla vittoria di Sandro Biasotti. «Noi ci mettiamo la firma» recita lo slogan scelto dal Comitato per iniziare un lungo percorso insieme a Bagnasco, destinato a proseguire ben oltre il giorno delle elezioni. Una richiesta forte per inserire nella lista del Popolo delle Libertà, a sostegno della candidatura a governatore di Biasotti, un uomo di esperienza che in passato ha saputo anche farsi rispettare dagli antagonisti politici. Non a caso, nonostante siano ormai passati cinque anni da quando ha deposto la fascia tricolore, per molti rapallesi il dinamico farmacista rapallese resta ancora: «il sindaco».
«Ruolo - spiegano i suoi sostenitori - svolto con grande dedizione e passione nell'interesse della collettività, capacità dimostrate in seguito anche tra i banchi del consiglio provinciale». «Sentiamo la mancanza di Bagnasco - racconta Clotilde De Foresta tra le prime ad aderire al Comitato - sono sicura che in Regione saprà farsi valere e portare avanti le nostre istanze». Molti i problemi del territorio: lavoro, sicurezza, viabilità, turismo sono solo una parte delle indicazione che arrivano da quanti formano il Comitato.
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