Ciak, si gira il festival degli sprechi

Un anniversario pesante, quello dei 25 anni del Festival del cinema gay di Torino, in programma da giovedì prossimo, 15 aprile. Non tanto per i patiti del genere, quanto per le tasche di tutti i piemontesi. Hanno le idee chiare i dirigenti locali del Popolo della Libertà: «Quest’anno il giocattolo cinematografico della sinistra costerà ai contribuenti ben 500mila euro, tra fondi della Regione e del Comune: uno spreco insensato per una kermesse infarcita di ideologia». Anche perché le pellicole di maestri come Almodóvar e Ozpetek figurano già in ogni sala cinematografica d’Italia, al di là delle «rassegne-ghetto».

Insomma, a conti fatti, mezzo milione di euro può essere impiegato in maniera più proficua, suggeriscono quelli del Pdl, specie ora che sulla poltrona di governatore il leghista Roberto Cota ha preso il posto di Mercedes Bresso. Un esempio? «In tempi di crisi economica le stesse risorse, anziché finire a disposizione dei club radical chic, potrebbero essere investite in progetti concreti, come dare una casa alle giovani coppie».

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