Giro, Tour, Vuelta e un solo padrone

Per la prima volta nella storia le tre grandi corse a tappe monopolizzate da una squadra, la Jumbo Visma. In Spagna Kuss, gregario di entrambi, è davanti a Roglic e Vingegaard

Giro, Tour, Vuelta e un solo padrone
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Per chi non lo sapesse si sta correndo da quindici giorni la Vuelta, il Giro di Spagna, il terzo e ultimo Grande Giro della stagione, il secondo per peso specifico dei partecipanti, di gran lunga il terzo per la cura organizzativa, che è sovraintesa sì dai francesi proprietari del Tour de France (Aso, ndr), ma di fatto organizzata alla bell`e meglio dagli spagnoli, che da noi italiani (leggi Rcs Sport), qualcosa e forse più di qualcosa avrebbero da imparare.

Oggi secondo e ultimo giorno di riposo, con un 28enne americano in testa alla classifica generale che di nome fa Sepp Kuss. Fin qui tutto normale o quasi. Diciamo che a sei tappe dal termine (domenica ci sarà la passerella di Madrid, ndr) abbiamo un gregario di lusso al comando e quando diciamo di lusso ci riferiamo al fatto che è spalla ideale dei suoi capitani e per svolgere il proprio prezioso lavoro al cospetto di Primoz Roglic, vincitore quest`anno del Giro e di Jonas Vingegaard, vincitore per il secondo anno consecutivo del Tour, si porta a casa un ingaggio da 1 milione e 200 mila euro all`anno premi esclusi.

Insomma, Kuss a suo modo è una star. Sicuramente un atleta di riferimento, in gruppo e fuori, che potrebbe essere capitano in quasi tutte le squadre di massima categoria (World Tour, ndr), che inspiegabilmente hanno lasciato al team olandese che negli anni è andato a costruire tassello dopo tassello, corridore dopo corridore, quella che oggi è considerata a ragione la squadra più forte del mondo.

«Seppy», come amichevolmente viene chiamato in squadra, ha appunto guidato con sapienza e acume tattico sia Roglic che Vingegaard al successo della «corsa rosa» e della «Grande Boucle» e adesso si trova nell`insolito ruolo di faro della corsa spagnola, con alle sue spalle i propri capitani: lo sloveno tre volte vincitore della Vuelta che al momento paga 1`37" e il danese due volte vincitore del Tour a 1`44".

«Sto vivendo un momento bellissimo, al quale non ero chiaramente abituato - ha spiegato nei giorni scorsi l`americano di Durango, soprannominato "The Durango Kid" -. Io non mi sono mai sentito limitato, ma orgoglioso di far parte di questo team di campioni e di essere al loro servizio. Io mi sono sempre sentito orgoglioso di lavorare per Primoz e Jonas, e oggi vedere loro che si stanno dedicando a me mi rende davvero felice. Nella vita però bisogna essere consapevoli di ciò che si è: io so perfettamente che lo stress di un Tour da capitano non lo reggerei, quello della Vuelta lo sto verificando in questi giorni e, francamente, non so come andrà a finire. Spero bene».
Come a dire che nel ciclismo il Tour ha un peso assoluto, tutto particolare e unico. Tutto il resto è forse sopportabile, compreso quello del nostro Giro.

Senza i clamori che genera Sua Maestà il Tour, in queste settimane si stanno però creando le condizioni per vivere qualcosa di epocale. Con l`eventuale successo di «Seppy» Kuss, la sua squadra, l`olandese Jumbo Visma, andrebbe a scrivere un pezzo di storia mai scritta prima, visto che fino ad ora nessun team è mai stato capace di vincere tutti e tre i Grandi Giri nell`arco di una stagione. Se poi questo avverrà con tre corridori tutti «calabroni», tutti con le maglie giallonere del team «orange» beh, idem come sopra: altro record. L`unico aspetto negativo di questa storia potrebbe essere dato dal fatto che il grande favorito della vigilia, lo sloveno Primoz Roglic, trionfatore del Giro, si era chiaramente concentrato sulla corsa iberica per provare a centrare un magico poker, e se dovesse fallire l`obiettivo, la «corsa rosa» non ne uscirebbe chiaramente benissimo: il vincitore del Giro che perde dal suo gregario? non sarebbe proprio il massimo, ma questa è ancora un`ipotesi, visto che mancano ancora diverse tappe di montagna e c`è da scalare ancora il temutissimo Angliru, in programma mercoledì.

Ci sarà chi storcerà il naso sulla «dittatura» Jumbo, su questi tre fenomenali corridori che stanno condizionando una delle corse più importanti del pianeta, occupando fino a questo momento tutti e tre i gradini di un podio virtuale e per questo avanzano dubbi come accade in questi casi sulla base di niente, perché fin quando dai laboratori non esce un verdetto, un test, il resto è solo fiato sprecato: fatismi. Per la serie: è più facile spezzare un atomo di un pregiudizio.

Quindi prepariamoci. Ancora sei tappe tutt`altro che semplici e poi sapremo se dovremo aggiornare un pezzo di contabilità ciclistica o meno. «Seppy» Kuss, il gregario milionario, sogna in grande e la sua Jumbo Visma brama con lui.

D`altra parte non fu Goethe a dire che «è necessario unirsi, non per stare

uniti, ma per fare qualcosa insieme»? Beh, la Jumbo Visma al momento insieme ai suoi «tre tenori» sta facendo tantissimo: il podio è tutto loro. Un due tre: non è una filastrocca, ma potrebbe essere storia. Una nuova storia.

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