LA CITTÀ CHE HA SCELTO DI DIRE SÌ

Abbiamo vinto, anche stavolta. E anche stavolta grazie a voi.
La proposta, lanciata da queste pagine, di «comitati per il sì» che provino a regalare a questa città e a questa regione un futuro e che trasformino Genova da capitale italiana del «non fare» e capitale del fare, ha avuto uno straordinario successo. Le vostre telefonate e le vostre lettere, ancora una volta, ci hanno galvanizzato. E quelle che pubblichiamo oggi, di Paolo Momigliano e di Fabio Orengo, ci sembrano particolarmente significative.
Al presidente dell’Amiu, in particolare, ci tengo a dire che la nostra non è una battaglia di destra o di sinistra. La nostra è una battaglia che vuole volare in alto, sopra le miserie della politica quotidiana. Questo giornale e queste pagine liguri in particolare dimostrano quotidianamente che non ci interessa chi parla, ma ci interessa cosa dice. E non guardiamo alla camicia che indossa per giudicarlo. Certo, più spesso ci troviamo in sintonia con il centrodestra. Anche perchè il centrosinistra ci dà poche occasioni «logiche» per essere in sintonia.
Ma, certo, agli inquilini della Casa, anche in questa occasione, va rimproverata un’eccessiva timidezza.

I Comitati per dire sì allo sviluppo e alla proposta, anzichè alla protesta, sono una straordinaria occasione per uscire dal conformismo e dai luoghi comuni, che fra l’altro non portano nemmeno benefici elettorali. Se solo lo si volesse, certo.

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