Consigli da nutrizionista: sì a regole e cibi freschi

L'esperta mette in guardia dagli errori più frequenti. Come leggere le etichette delle scatolette

Consigli da nutrizionista: sì a regole e cibi freschi

Un'alimentazione varia e nelle quantità richieste dal proprio organismo è uno dei capisaldi della buona salute: vale per tutti, anche per i cani e i gatti che dipendono da noi. Con l'aiuto della veterinaria nutrizionista Ilaria Canzi della clinica milanese Mypetclinic impariamo cosa servire nelle ciotole. Il dilemma per i proprietari di cani e di gatti è la scelta fra cibo casalingo e cibo confezionato (crocchette e scatolette).

Cosa è meglio?

«Senza dubbio è meglio il casalingo ma se il confezionato è di buona qualità non fa male. È importante però non generalizzare, ogni animale è un mondo anche nei riguardi del cibo, e soprattutto intendersi su cosa è casalingo».

Di cosa ha bisogno il cane?

«È carnivoro, ma con l'evoluzione sta diventando onnivoro, a differenza del gatto che è prettamente carnivoro. È importante che riceva tutti i nutrienti, nelle giuste proporzioni e calorie. Non lascerei il cibo a disposizione per tutto il giorno, ma suddividerei la quantità stabilita in due o tre pasti».

Spesso non si riesce a cucinare per il cane, è giusto dargli quello che mangiamo noi?

«Dipende. Sì a riso, patate, quinoa, orzo e farro, eviterei la pasta specie se bianca, meglio integrale, facendo attenzione alla cottura, i cereali non devono essere crudi ma neanche troppo cotti. Il riso basmati è digeribile. Evitare i condimenti. Alla porzione di carboidrati vanno affiancate le proteine, carne o pesce, e le verdure cotte».

Quali verdure evitare?

«Melanzane, pomodori e peperoni. No anche ad aglio e cipolle che potrebbero favorire l'anemia. Attenzione ai broccoli, se consumati in eccesso, possono provocare disturbi gastrointestinali, anche nei gatti».

Le uova?

«Hanno un alto valore biologico, vanno bene, sempre cotte, eventualmente anche con il guscio».

Le ossa?

«Mai, possono fare molto male. Né quelle piccole dei volatili e neppure quelle grandi che si possono rompere».

Carne e pesce crudi?

«Meglio evitare il crudo, c'è il rischio di contaminazioni batteriche. E poi gli animali amano il cibo tiepido».

Consiglia di alternare il cibo confezionato ai pranzi casalinghi e come scegliere il «già pronto»?

«Certamente si può adottare un regime misto, la gradualità è sempre importante quando si introducono nuove abitudini. Quando si scelgono le crocchette o le scatolette di umido occorre leggere bene gli ingredienti. Se siamo di fronte a prodotti di buona qualità al primo posto troviamo carne o pesce secco, se il primo ingrediente è carne disidratata significa che sono farine di lavorazione. In alcune confezioni non sono nemmeno specificate».

Alcuni cibi confezionati sono addizionati di omega 3 e omega 6.

«Sì, gli acidi grassi rendono il pelo folto e lucido. Si possono inserire anche nell'alimentazione casalinga, sia del cane che del gatto, aggiungendo olio di oliva, di lino, di cocco o di salmone. È importante però tenere sempre presente l'apporto calorico, è bene consultare lo specialista».

I cani sono golosi di dolci, alcuni amano perfino il gelato...

«I nostri dolci, gelati compresi, non vanno bene. Si può invece dare lo yogurt ai cani, purchè magro e non dolcificato. Esistono in commercio i gelati per cani, a base di yogurt e frutta non dolcificata».

La glicemia alta rappresenta un rischio anche per loro?

«Sì, glicemia alta e picchi glicemici, provocati da cibi zuccherini».

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