RomaPiù ci si avvicina più la data si allontana. La decisione della Corte costituzionale sul legittimo impedimento, carica di peso politico, sarà presa giovedì 13, perché martedì ci sarà solo ludienza pubblica.
Come anticipato dal Giornale il nodo è nelle condizioni di salute di uno dei 15 giudici costituzionali, Maria Rita Saulle. È vero che si potrebbe procedere anche in sua assenza ma, a parte il fatto che sulla carta risulterebbe tra i pochi vicini al centrodestra, lei ci tiene ad esserci e ha chiesto di non imporle ununica e stressante giornata di lavoro. Così, il presidente Ugo De Siervo ha deciso che l11 ci sarà il confronto tra la relazione del relatore, il giudice costituzionale Sabino Cassese, e le ragioni dei tre ricorrenti, quelle dellAvvocatura dello Stato e dei legali del premier Berlusconi, e due giorni dopo arriverà il verdetto. In mezzo, mercoledì, la decisione sullammissibilità dei sei referendum: su quello promosso dallIdv proprio per abolire il legittimo impedimento, sui quattro promossi sullacqua e su quello sul nucleare.
Le indiscrezioni parlano di un orientamento verso la bocciatura solo parziale della legge-ponte per il lodo Alfano costituzionale, che fissa uno scudo processuale per il premier Berlusconi alle prese con i procedimenti Mills, Mediatrade e Mediaset. Potrebbe arrivare una sentenza «interpretativa di rigetto» o una «additiva di illegittimità». In pratica, si fornirebbe una lettura corretta delle norme e si restituirebbe alle toghe la valutazione di volta in volta dellimpedimento attestato da Palazzo Chigi.
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