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Continuano le tensioni tra Turchia e Israele Fermati turisti a Istanbul

Quaranta turisti israeliani trattenuti ed interrogati all'aeroporto di Istanbul. Bruciata una moschea in Cisgiordania da coloni ebrei

Continuano le tensioni 
tra Turchia e Israele 
Fermati turisti a Istanbul

Istanbul - Resta alta la tensione fra Ankara e Tel Aviv. Lo scontro adesso si sposta dentro gli aereoporti civili. Questa mattina una quarantina di israeliani provenienti in volo da Tel Aviv sono stati fermati al loro sbarco all’aeroporto di Istanbul, dopo essere stati separati dal resto dei passeggeri. E’ quanto riferisce il ministero degli esteri israeliano. I viaggiatori israeliani si sono visti requisire i passaporti e sono statitrattenuti sotto stretta sorveglianza della polizia per circa 90 minuti. Alcuni di loro sono stati sottoposti ad interrogatori. Infine sono stati tutti rilasciati. L’episodio - che sta suscitando clamore in Israele - giunge a pochi giorni dall’espulsione dell’ambasciatore di Israele da Ankara.

Turisti turchi fermati Nel frattempo in Israele sono giunte dalla Turchia informazioni secondo le quali la scorsa notte, all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, turisti turchi inarrivo sarebbero stati sottoposti a loro volta a bruschi interrogatori daparte del personale di sicurezza. I turisti sarebbero rimasti molto infastiditi per il trattamento subito. In Israele finora non c’è conferma in merito.

Tensione in Israele Intanto per Israele non c’è pace neanche sul fronte interno.  Ignoti hanno infranto le finestre e hanno lanciato penumatici in fiamme  all’ interno della moschea al-Nurayn, nel villaggio palestinese di Kusra (a Sud di Nablus, Cisgiordania). Si registrano danni materiali, ma non vittime. Fonti locali, citate dalla agenzia di stampa palestinese Maan, riferiscono che sulle pareti sono state tracciate scritte nazionalistiche in ebraico. Una di queste è: “Aley Ayn e Migron = giustizia sociale”. Il riferimento alla “giustizia sociale” ha un tono di sfida verso lemanifestazioni popolari avvenute in Israele nelle ultime settimane.

La vendetta Un'operazione "vendicativa” condotta da coloni ebrei per la demolizione di tre edifici a Migron, avvenuta la scorsa notte poco prima che nella moschea di Kusra si sviluppassero le fiamme: questo il sospetto espresso dagli abitanti del villaggio palestinese.

L’accaduto sembra anche riferirsi alla prassi di coloni “ultras” di far pagare un prezzo ai palestinesi ogni volta che l’esercito compia operazioni adanno dei coloni stessi.

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