Contro i vincoli ai negozi ma non contro Equitalia

In data 4 gennaio 2012 su il Giornale è stato pubblicato un articolo, a firma Carlo Lottieri, che commentava il dibattito sulle liberalizzazioni, esprimendo una forte critica verso ogni regolamentazione degli orari commerciali. Nell’analisi si sosteneva che, per sorreggere i piccoli negozi, non fosse opportuno limitare la libertà di iniziativa dei centri commerciali, ma semmai «ridimensionare la spesa pubblica all’origine della tassazione da rapina e delle stesse malversazioni di Equitalia».
Poiché Equitalia ha ravvisato in questo passaggio un riferimento al reato previsto dall’articolo 316 bis del codice penale (come se i funzionari di questo ente utilizzassero le risorse riscosse per fini estranei a quelli espressi dalla legge), è opportuno precisare che quel commento esprimeva una critica di carattere politico e di taglio liberista ad una tassazione che sta danneggiando la società italiana e distorce oltre misura l’economia, spostando ricchezza dal settore privato a quello pubblico.

Trattandosi di una riflessione critica nei riguardi di quanti governano, la stessa non voleva né poteva avere carattere diffamatorio verso quanti, come Equitalia, sono unicamente chiamati ad applicare leggi approvate in altra sede.