2A VENTOTENE
Immobili sequestrati?
Una bolla di sapone
A Ventotene, nel cuore dellarea protetta, un mese fa con gran clamore mediatico venivano sequestrati alla famiglia di un noto imprenditore romano due case che, secondo la Procura di Latina, erano frutto di abusivismo edilizio e violazione dei vincoli paesaggistici, naturalistici e urbanistici. Sembrava che il vento fosse cambiato dopo un decennio di scempi ambientali perpetrati su un territorio grande appena 1,5 Kmq, che ha portato ad un tasso di abusivismo edilizio tra i più alti dItalia. La scorsa settimana, però, in assoluto silenzio, i sigilli sono stati rimossi e il tribunale di Latina ha dissequestrato gli immobili. Dunque una bolla di sapone? Un errore giudiziario? Unoperazione di facciata o un atto dovuto? Fatto sta che in questo modo la vicenda viene letta dai più come una vera e propria istigazione a costruire in maniera illecita.
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2SGARBI IN TV/1
A Rai1 va solo la pappa
nazional popolare
Dopo la prima puntata, la nuova trasmissione su Raiuno di Vittorio Sgarbi è già stata sospesa, causa alti costi e basso share. Personalmente ritengo un errore interrompere il programma, perché non è pensabile giudicare Sgarbi con i consueti strumenti del critico televisivo italiano. Il più noto critico darte nostrano è perennemente sotto tiro per le sue stranezze e intemperanze, ma allo stesso tempo è geniale e innovativo, non classificabile con i conduttori finora propostici. Nessuno si aspettava record di ascolti, è un prodotto di nicchia, che punta a spiazzare, a provocare, a costringere chi guarda e ascolta, ad un esercizio di comprensione superiore, non necessario per intendere la solita pappa nazional popolare che da sempre imperversa in Rai. Faccio i complimenti a Sgarbi, meglio essere stoppati che andare avanti con le pastoie del qualunquismo conformista.
Gianmauro Melis
Fano (Pesaro Urbino)
2SGARBI IN TV/2
Quei programmacci
che fanno audience
Non voglio essere lennesimo indignato che piange sul canone Rai versato, maledicendo i poteri forti che si sentono liberi (in nome dellaudience) di chiudere programmi culturali e interessanti, senza poi fare una piega di fronte agli schiamazzi degli annozero di turno. Abbiamo assistito ad un vero e proprio sfregio alla cultura e allarte. Parlo del programma «Ora ci tocca anche Vittorio Sgarbi»: confuso, disorganizzato, «a-canovaccio», tutto quel che si vuole, ma ugualmente affascinante, interessante, sgarbiano nel senso più compiuto del termine, accezione che al di là dei «capra, capra» è quasi sempre sinonimo di bello, schizofrenicamente bello, sintende. Il programma, dopo la messa in onda della prima puntata, è stato cancellato. Un flop, dicono. Mi chiedo: cosa si aspettavano i dirigenti Rai? Che il 60% degli italiani salivasse davanti al televisore dinnanzi alle citazioni da Dylan Thomas, Tommaso dAquino, Pasolini e Pascoli? Li conosciamo, i telespettatori Rai, quelli che fanno fare audience ai programmacci più bassi, e non parlo solo di reality. Cosa si aspettavano? Che con Vittorio Sgarbi e Marco Castoldi regnasse lordine e la regolarità dei prodotti ben impacchettati «à-la-Fazio»? Un intellettuale, un letterato e critico darte esperto come Sgarbi oggi deve stare lontano dalla tv di Stato, accontentarsi della nicchia. La filosofia, la musica, larte, la cultura, la teologia, la letteratura: tutte le cose che rendono decente una vita difficile di per sé, dalla Rai devono stare lontane. La pena da pagare è il paragone fra i programmi che chiudono e i programmi che continuano. Ed è un paragone disgustoso. Fra la Rai e Sgarbi, butto via la Rai.
Emanuele Tarasconi
Parma
2SGARBI IN TV/3
In Rai non esiste
spazio per la cultura
Al di là della dubbiosa giustificazione in ordine alla sospensione del programma televisivo di Vittorio Sgarbi, occorre rilevare che nei programmi della televisione nazionale non cè il minimo spazio per la cultura. Cè solo spazio per la gazzarra politica (Ballarò, Annozero, etc.) ove la voce non gradita del contraddittore viene soffocata dal rullo compressore della prevaricatrice prepotenza sinistrorsa.
Giovanna Valenti
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2SGARBI IN TV/4
Non credo che gli italiani
siano tutti stupidi
Una semplice domanda: come mai siamo in unItalia dove i programmi «Chi lha visto», «Ballarò», «Annozero», «Affari tuoi», «Il medico in famiglia» etc. etc. vanno forte e invece un programma colto ed intelligente come quello di Sgarbi viene subito soppresso? Non mi dica che è causa dei pochi ascolti perché altrimenti mi convinco che il 90% degli italiani è davvero composto da stupidi.
Roberto Tizzi
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2IMMIGRAZIONE
Per i clandestini
manca il lavoro
Due punti da sottolineare in merito al problema quotidiano dellimmigrazione: smettiamola di paragonare lemigrazione italiana del secolo scorso con il fenomeno odierno dellimmigrazione clandestina. La prima era rivolta verso paesi (Usa, Francia, Germania, Inghilterra) che richiedevano forza lavoro per coprire le proprie carenze; non era immigrazione clandestina. Quella che ci affligge oggi è tuttaltra cosa: lItalia non ha posti di lavoro da offrire a questa gente. Non abbiamo lavoro nemmeno per i nostri figli! Quello odierno è un reato di massa e bene ha detto Speroni che dobbiamo impedirlo con i mezzi legali a nostra disposizione. Inoltre, stiamo attenti alle conseguenze demografiche dei nei prossimi anni porteranno a uno squilibrio della nostra civiltà a favore dellislamismo dilagante.
Claudio Ambesi
Roma
2OMOFOBIA
Una legge inutile
Giusto bocciarla
Vorrei dire alla ministra Carfagna che la legge sulla omofobia era inutile e bene ha fatto la commissione giustizia a bocciarla. Linutilità appare evidente proprio perché, come Carfagna ha detto, la legge non prevedeva unautonoma fattispecie, ma unaggravante nella commissione di un delitto allorchè questo risulti commesso a scopo discriminatorio.
Francesco Ferroni
Viareggio (Lucca)
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