Cronaca internazionale

Coppia di anziani costretta a pagare 130 euro per stampare i biglietti, bufera su Ryanair

La replica della compagnia: "La tariffa applicata è corretta, hanno ignorato il promemoria ricevuto via e-mail"

Coppia di anziani costretta a pagare 110 euro per stampare i biglietti, bufera su Ryanair

Una coppia di anziani si è detta "inorridita" a causa del fatto di essersi vista applicare da Ryanair un costo di 110 sterline per la semplice stampa di due biglietti in aeroporto.

Ruth e Peter Jaffe, i diretti interessati, hanno riferito alla Bbc di esser stati costretti a pagare le spese del check-in in aeroporto dopo aver erroneamente corrisposto quanto dovuto online per i biglietti di ritorno anziché per quelli di andata. La diffusione della notizia, circolata sui social network, ha nuovamente alimentato le proteste di migliaia di utenti, numerosi dei quali già da tempo si lamentano per le tariffe applicate dalla compagnia aerea irlandese. Da Ryanair sono invece convinti di aver agito in modo assolutamente corretto, visto che colpevolmente la coppia aveva effettuato il check-in online per il volo sbagliato. Secondo l'esperto di diritti dei consumatori Martyn James, invece, non si tratterebbe di un caso isolato, e la coppia di anziani ha invece"toccato un nervo scoperto".

Cosa è accaduto

I Jaffes, di Ealing, avrebbero dovuto prendere un volo in partenza dall'aeroporto di Stansted e diretto a Bergerac, in Francia, lo scorso venerdì 11 agosto. La signora Jaffe, di 79 anni, ha spiegato su Radio 4 Today della Bbc di aver trovato fin da subito il sito di Ryanair poco chiaro. Una lamentela, questa, che ultimamente accomuna tanti viaggiatori, anche quelli più giovani e abituati a spostarsi con grande frequenza. Nonostante ciò, l'anziana era convinta di aver concluso la procedure in modo positivo. Solo una volta raggiunto il terminal è emerso il problema.

"Mi è stato poi detto che dovevo andare al banco Ryanair per ottenere una carta d'imbarco, e lì mi hanno addebitato 55 sterline a persona", ha aggiunto la donna, "ero inorridita". La signora Jaffe ha spiegato che per il marito, disabile, è stato molto dura spostarsi da una parte all'altra dell'aeroporto per effettuare quanto richiesto dalla compagnia. "Ero piuttosto agitato e sconvolto", ha aggiunto l'uomo, costretto a pagare per non rischiare di perdere il volo, dato che in Francia c'erano dei familiari ad attenderli.

Domenica scorsa, la figlia dei due ha postato su X-Twitter un commento, parlando di"un errore in buona fede" della madre."110 sterline per 2 pezzi di carta che hanno impiegato 1 minuto. Vergognatevi", ha continuato la donna, spiegando che i genitori hanno dovuto aggiungere altro denaro per poter viaggiare l'uno accanto all'altra, considerando il fatto che si trattava di una necessità, data l'invalidità del padre. Il post ha accumulato 13 milioni di visite, diventando virale e scatenando la reazione di numerosissimi viaggiatori che imputano a Ryanair l'adozione di una politica di prezzi scorretta con troppe "aggiunte" estemporanee. Tutti si sono schierati al fianco dei due anziani: addirittura un utente ha commentato ironicamente che per la coppia sarebbe stato più conveniente recarsi in un negozio, comprare una stampante e provvedere da soli a stampare i biglietti.

Ma perché questa forte e compatta reazione contro la compagnia irlandese? "La gente odia Ryanair, credo", ha replicato la 79enne,"se sei anziano e non sei cresciuto usando i computer dal primo giorno, può essere molto difficile". "È anche l'aspetto dei costi, come il fatto che abbiamo dovuto pagare un extra per sederci insieme", ha aggiunto il marito. Nessuna speranza di ottenere giustizia. "Penso che diranno che è scritto in caratteri piccoli ed è stata colpa nostra", ha dichiarato ancora la signora Jaffe.

Tutti contro Ryanair

"È profondamente ingiusto penalizzare le persone che hanno commesso un errore in buona fede", ha commentato Martyn James. Tanti hanno sbattuto il muso su situazioni del genere, ma non tutti hanno la forza, il tempo o la voglia di fare ricorso per ottenere giustizia come fatto dai Jaffes. "Se più persone si lamentano della mancanza di trasparenza, più compagnie aeree iniziano a riconsiderare queste tariffe", spiega l'esperto. James ha spiegato inoltre che i check-in online avvantaggiano le compagnie aeree, in quanto una prassi del genere significa che esse hanno bisogno di meno personale per il check-in dei passeggeri in aeroporto.

Ovviamente il tasto più dolente è rappresentato da tutte quelle "spese extra" che fanno lievitare il costo del biglietto fino a far perdere il concetto di low cost. "Per anni, le compagnie aeree hanno tolto cose che prima erano gratuite e le hanno fatte pagare", ha detto. "Questa storia risuona con le persone perché sono arrabbiate per essere state colpite anche da questi costi - che si tratti di spese per i bagagli, per sedersi accanto alla tua famiglia o qualcos'altro".

La replica

"In conformità con i T&C di Ryanair, che questi passeggeri hanno accettato al momento della prenotazione, non è stato effettuato il check-in online prima di arrivare all'aeroporto di Stansted (11 agosto) nonostante essi abbiano ricevuto un promemoria via e-mail (10 agosto) per check-in online", risponde la compagnia irlandese in una nota. "A questi passeggeri è stata correttamente addebitata la tariffa per il check-in in aeroporto (55 sterline a persona)".

"Tutti i passeggeri che viaggiano con Ryanair accettano di effettuare il check-in online prima di arrivare all'aeroporto di partenza e a tutti i passeggeri viene inviata un'e-mail/Sms, ricordando loro di farlo 24 ore prima della partenza", prosegue il comunicato, "siamo spiacenti che questi passeggeri abbiano ignorato il loro promemoria via e-mail e non abbiano effettuato il check-in online".

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