Cronaca internazionale

Decapita il padre e mostra la testa in un video: la scoperta choc

Justin Mohn ha ucciso e decapitato suo padre, Michael Mohn, un impiegato federale. Ha poi mostrato la sua testa per 14 minuti in un video pubblicato su YouTube, accusandolo di essere un traditore

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Una scena da film horror. Justin Mohn, un 33enne della Pennsylvania (Levittown) è stato arrestato dopo aver postato online un video inquietante in cui reggeva la testa mozzata di suo padre, secondo quanto riferito da Fox News. La polizia ha rinvenuto il corpo del padre del ragazzo decapitato in un'abitazione di Middletown Township, a Bucks County. "Gli agenti della polizia sono entrati e hanno scoperto che il padre al piano superiore era deceduto", ha confermato il capo della polizia di Middletown Joe Bartorilla fuori dall'abitazione in cui si è verificato il terribile omicidio, secondo il Buck County Courier Times. Gli investigatori hanno quindi fermato un sospettato il cui veicolo è stato trovato a due ore di distanza, nella contea di Lebanon. Si tratterebbe appunto del figlio minore della vittima, che avrebbe condiviso il macabro filmato su YouTube.

Mostra la testa mozzata del padre in un video su Youtube

Il filmato di 14 minuti, rimosso da Youtube, mostra il 33enne che solleva la testa mozzata: "Questo è il capo di Mike Mohn, un impiegato federale da oltre 20 anni e mio padre". La testa è avvolta in un sacchetto di plastica insanguinato. "Ora è all'inferno per l'eternità come traditore del suo Paese", afferma il giovane, prima di attaccare il governo, invitando le "milizie" di tutti gli Stati Uniti a unirsi e uccidere i funzionari federali "sul posto". Nel video, l'omicida se la prende con l’amministrazione Biden e invoca una “rivoluzione contro il regime” dell’attuale presidente Usa. Il video, intitolato "Mohn's Militia - Call to Arms for American Patriots" (La milizia di Mohn - Chiamata alle armi per i patrioti americani), è stato pubblicato su YouTube e sembra essere stato registrato in una camera da letto dove Mohn sembra leggere un manifesto scritto sullo schermo del suo computer. Nel filmato, Mohn afferma di essere il comandante di una fantomatica rete di milizie americane mentre inveisce contro i migranti, l'amministrazione Biden, la comunità Lgbtq, Black Lives Matter e le "folle di estrema sinistra": un filmato nel quale il giovane omicida chiede il massacro e l'esecuzione pubblica di agenti dell'Fbi, dipendenti del fisco, agenti di frontiera e altri ancora "per aver tradito il loro Paese". Sulla sua pagina Facebook ci sarebbero inoltre dei post contro l'ex presidente Donald Trump.

"La violenza è l'unica soluzione"

Mohn afferma nel video che l'unica soluzione per affrontare il tradimento dei federali è la violenza. Il 33enne avrebbe inoltre offerto una grossa somma di denaro a chiunque fosse disposto a uccidere altri dipendenti governativi, comprese figure di alto livello come il procuratore generale Merrick Garland. I documenti del tribunale visionati dal Sun rivelano che Mohn deve affrontare tre accuse, tra cui omicidio di primo grado, vilipendio di cadavere e possesso intenzionale di uno strumento di reato. Ora l'uomo è in attesa dell'udienza preliminare.

Gli è stata negata la libertà su cauzione.

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