L'Agenzia delle Entrate striglia i propri dipendenti "curiosoni": da oggi, chi accederà ai dati fiscali dei contribuenti per semplice curiosità e non per ragioni connesse al servizio, sarà sanzionato severamente.
Sembra un'ovvietà e da un certo punto di vista lo è, poiché il regolamento dell'Agenzia prevede già norme assai severe per l'utilizzo degli accessi per motivi illeciti. Eppure gli abusi ci sono, come conferma una nota dell'Agenzia stessa. Secondo quanto riporta Italia Oggi, molti dipendenti avrebbero preso l'abitudini di curiosare fra i dati fiscali degli italiani, con particolare attenzione ai movimenti di colleghi, vip e politici.
Peccato che tale pratica sia assolutamente vietata ed eticamente scorretta, se al di fuori dei "compiti d'ufficio".
"L'attività di controllo ha fatto emergere abusi dagli utilizzatori della banca dati che evidenziano un'insufficiente consapevolezza sulla delicatezza delle informazioni", scrivono dall'Agenzia.
Dove peraltro ricordano come gli accessi alla banca dati siano registrati, con indicazione di chi ha avuto accesso a quali dati, in quali giorni e a che ora.Le sanzioni per chi sgarra, hanno assicurato, saranno salatissime.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.