Altra crociata della Boldrini: "Basta con i busti maschili"

"In questo Parlamento non c’è uno spazio dedicato al percorso femminile nelle istituzioni rappresentative. Ci sono busti e ritratti, tutti di uomini, ma non c’è la storia del percorso delle donne nelle istituzioni"

Altra crociata della Boldrini: "Basta con i busti maschili"

"In questo Parlamento non c’è uno spazio dedicato al percorso femminile nelle istituzioni rappresentative. Ci sono busti e ritratti, tutti di uomini, ma non c’è la storia del percorso delle donne nelle istituzioni". Parte da questa constatazione, Laura Boldrini, per annunciare che siccome "le donne che ci portarono al voto sono state purtroppo dimenticate, dico in anticipo che alla Camera faremo una sala dedicata alle donne: la prima donna sindaca, la prima donna deputata, la prima donna ministra. Lo faremo proprio in occasione del settantesimo anniversario del voto alle donne", puntualizza la presidente della Camera nel suo indirizzo di saluto agli Stati generali al femminile dell’Anci ’Come cambia il potere grazie alle donnè, per ricordare, nel 70esimo del voto alle donne, che "e donne allora fecero battaglie che oggi non sono riconosciute a sufficienza.

Vorrei tornare a quel 1946 che possiamo certamente considerare uno spartiacque, perchè è da quella data in avanti - rileva ancora Boldrini - che le donne in Italia vengono finalmente riconosciute come soggetto politico.

Ecco perchè, a mio giudizio, la battaglia per la conquista del voto rappresenta la madre di tutte le battaglie, perchè segna un punto di non ritorno nel cammino di emancipazione e liberazione delle italiane. Italiane che fino a quel momento, soprattutto nel corso del ventennio fascista, erano considerate prevalentemente mogli e madri". Insomma la Boldrini ha trovato un'altra crociata.

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