Bankitalia: "Etruria commissariata? Non per stop a fusione"

Bankitalia risponde in Commissione Banche ai dubbi mossi dal procuratore di Arezzo, Roberto Rossi

Bankitalia: "Etruria commissariata? Non per stop a fusione"

Bankitalia risponde in Commissione Banche ai dubbi mossi dal procuratore di Arezzo, Roberto Rossi che di fatto aveva sottolienato le sue perplessità su presunte pressioni da parte di Bankitalia su Etruria per una fusione con Popolare di Vicenza. La fusione di fatto non partì, ma subito dopo venne commissariata la banca Toscana. E così via Nazionale adesso fa chiarezza: "Sono state le perdite patrimoniali e il conseguente patrimonio azzerato a portare al commissariamento di Banca Etruria "e non la mancata integrazione con la Banca Popolare di Vicenza", ha affermato il capo della Vigilanza di Palazzo Koch. Poi lo stesso Barbagallo ha anche esposto i motivi per cui non scattarono perplessità da parte della Banca d'Italia su l'ipotesi integrazione Etruria-Bpvi. Secondo via Nazionale "dall'ultima ispezione nel 2012 la Popolare di Vicenza risultava avere un'ampia capienza patrimoniale, Vicenza era una banca da 35-37 miliardi, posso dire che ha chiesto documentazioni su una dozzina di banche". A questo punto lo stesso Barbagallo ricostuisce di fatto quanto accaduto proprio in quella estate del 2014: "Alla fine non è arrivata nessuna istanza, noi non ci sediamo neanche al tavolo quando una banca è troppo piccola oppure ha grandi difficoltà. Noi ritenevamo ancora che in quel momento Vicenza fosse una banca nella media, il giudizio ispettivo era di 4 su 6. Quando Bpvi Vicenza esamina dossier è un conto, un altro è quando presenta istanza, lì possiamo fare verifiche approfondite e fare ispezioni".

Intanto proprio sul fronte Pop Vicenza è scattata l'udienza preliminare. La prossima udienza è fissata per il 21 dicembre e di fatto nell'ambito del processo sarannno circa 15 mila le parti civili, tra cui anche Bankitalia. Gli avvocati che seguiranno il processo per il crack cono 130.

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