I giudici di Milano ignorano lo stralcio per processare Berlusconi

Chiesta una perizia: "Le pluripatologie fisiche non hanno possibilità di recupero". Ma il processo andrà avanti per tutti gli imputati assieme l'8 settembre

I giudici di Milano ignorano lo stralcio per processare Berlusconi

Il Tribunale di Milano ha deciso di non separare temporaneamente, come chiesto dai pm, la posizione di Silvio Berlusconi da quella degli altri imputati nell'ambito del caso Ruby ter che - a vario titolo - vede imputato l'ex presidente del Consiglio e altre 28 persone per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza nell'ambito delle presunte "cene eleganti" organizzate ad Arcore. Ad avanzare la richiesta erano stati nella scorsa udienza, ribadita oggi, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Gaglio. Istanza alla quale la difesa del leader di Forza Italia non si è opposta contrariamente a quanto fatto dalle difese dei co-imputati.

Dunque il processo andrà avanti per tutti gli imputati assieme: il rinvio dell'udienza è fissato all'8 settembre. La scelta del Tribunale di Milano è arrivato dopo la convergenza di tutte le parti sull'esistenza "del legittimo impedimento" del Cav "di durata non inferiore ai 90 giorni". La corte ha così sospeso i termini di prescrizione e fissato le udienze successive "tutti i mercoledì successivi tranne il 15 settembre, 11 ottobre e 20 novembre", ritenendo che la separazione dei procedimenti comporti un aggravio in termini di costi e di tempi dal punto di vista processuale e tenendo conto "delle esigenze di accertamento processuale".

Tuttavia l'avvocato Federico Cecconi - legale di Silvio Berlusconi - non esclude che se le condizioni dell'ex premier non dovessero migliorare in maniera significativa, l'8 settembre si possa tornare a parlare dell'ipotesi di stralciare la sua posizione da quella degli altri imputati al processo Ruby ter: "Ritengo che sia una possibilità molto concreta".

"Berlusconi ha pluripatologie"

Le patologie neurologiche di Berlusconi forniscono un quadro che merita attenzione. Lo sostiene Tiziana Siciliano, procuratore aggiunto di Milano, secondo cui "le pluripatologie fisiche non hanno possibilità di recupero perché sono cronicizzate così come ci sono state descritte". Sulla base dei riscontri contenuti nella consulenza medica depositata dalla difesa di Berlusconi, la Procura ha preannunciato l'intenzione di chiedere ai giudici della settima sezione penale di disporre una accertamento peritale sulle condizioni del numero uno azzurro: "Mi domando sin da ora se non sia necessaria una valutazione in termini di accertamento anche peritale del dottor Berlusconi di partecipare al dibattimento". La stessa Siciliano in mattinata aveva insistito per la separazione temporanea della posizione dell'ex premier da quella degli altri 28 imputati "per almeno 5-6 mesi".

La scelta del Tribunale di Roma

Invece proprio nella giornata di ieri il Tribunale di Roma ha stralciato la posizione di Berlusconi nel processo che lo vede imputato con Mariano Apicella in merito alla presunta corruzione legata alla falsa testimonianza del cantante napoletano riferita alle feste organizzate ad Arcore.

Considerando che "la situazione di salute non è di immediata risoluzione" ma che comunque "è necessario procedere con l'attività istruttoria", il giudice Anna Maria Pazienza ha disposto la separazione della posizione del Cav, rinviando per lui all'udienza fissata per il 2 novembre.

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