Bologna, bosniaco ubriaco sperona auto polizia e aggredisce agenti

Lo straniero, completamente ubriaco, ha evitato un posto di blocco urtando la "pantera" e danneggiandola, prima di darsi alla fuga. Accanto il nipote di 12 anni. Inseguito a piedi dai carabinieri, li ha aggrediti, mandandone 4 al pronto soccorso

Bologna, bosniaco ubriaco sperona auto polizia e aggredisce agenti

Era al volante della sua auto col nipote di 12 anni accanto, quando ha speronato la pantera della polizia di Bologna per evitare il fermo, dato che guidava in evidente stato di ebbrezza, senza patente e con l'assicurazione scaduta.

Il principale responsabile dell'inseguimento che si è venuto ad originare, dopo aver bruciato l'alt da parte degli agenti, è un bosniaco di 43 anni. Lo straniero, verso le 22:30, stava procedendo lungo via Zanardi, quando si è visto sventolare la paletta dai poliziotti che presidiavano un posto di blocco. Per nulla intenzionato a collaborare, il 43enne ha premuto sull'acceleratore e speronato l'auto d'ordinanza, danneggiandola, prima di lanciarsi in una fuga disperata.

Con gli uomini della questura di Bologna alle sue spalle, dopo alcuni chilometri a tutta velocità, il bosniaco ha deciso di abbandonare la propria vettura a bordo strada per cercare di allontanarsi a piedi. Dopo aver preso il nipote, lo ha letteralmente lanciato oltre una recinzione, per poi affrettarsi a seguirlo. Tutto inutile, dato che gli agenti lo hanno raggiunto in breve. Con le spalle al muro, lo straniero ha aggredito con violenza i suoi inseguitori, rimasti feriti durante le fasi di arresto. Per questi ultimi, costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso, una prognosi di 15 giorni.

Il 43enne, incriminato con l'accusa di danneggiamento aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza, è

finito dietro le sbarre in attesa di processo. Oltre a ciò anche le sanzioni amministrative per guida con patente revocata e con assicurazione scaduta.

Il nipote di 12 anni è stato invece nuovamente affidato ai suoi familiari.

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