Coronavirus

Le bugie inutili e la vera vergogna

E alla fine arrivò la verità ufficiale: Flavio Briatore ha una malattia che l'ha portato al ricovero, alla quale si è aggiunta la positività al Covid

Le bugie inutili e la vera vergogna

E alla fine arrivò la verità ufficiale: Flavio Briatore ha una malattia che l'ha portato al ricovero, alla quale si è aggiunta la positività al Covid. Lui e i medici sono dovuti arrivare ad ammettere la prima verità - che sarebbe dovuta rimanere riservata come per ogni cittadino - per allentare un attacco mediatico sì violento e ingiustificato, ma anche figlio del fatto che troppi, nel mondo Billionaire, hanno voluto negare con forza la seconda, contro ogni evidenza.

Sì, Briatore è positivo al Coronavirus, come lo sono stati e lo sono migliaia di italiani vip e non vip. E allora? Ci voleva tanto a dirlo? Che mai ci sarà da vergognarsi di esserlo, quale stupido consigliere ha deciso una tattica mediatica tanto disastrosa, che ha alimentato sospetti e illazioni di ogni genere? Hanno contratto il virus capi di Stato e di governo, alti prelati, famosi sportivi e grandi star del cinema che si sono ben guardati dal negare o minimizzare. Il mio amico e collega Nicola Porro, che non è una star ma un bravo giornalista, annunciò di essersi ammalato in diretta e conquistò per questo ancora più simpatie di quelle che già aveva, pur essendo tra i fautori del «non fermiamoci per il virus».

Essere positivi al Covid in alcuni casi è un problema e in altri una tragedia, ma mai deve essere una vergogna sociale. E chi ci specula sopra stia attento, perché la malattia, al pari della morte, è l'unica forma di democrazia compiuta e permanente: non distingue tra ricchi e poveri, tra destra e sinistra e neppure fa sconti ai moralisti e ai sapienti.

Ben altre dovrebbero essere le cose di cui vergognarsi in Italia. Per esempio io mi vergogno che il nostro governo non si vergogni pubblicamente di non riuscire a riaprire tra pochi giorni le scuole in modo certo, avendo avuto ben sette mesi per farlo. La ministra Azzolina, non Briatore che è un privato imprenditore, andrebbe messa sul banco degli imputati per disastro colposo. Insistere per tenere aperte le discoteche in sicurezza è stata una velleitaria illusione, ma non riuscire a riaprire le scuole in sicurezza è cosa inaccettabile e assai più pericolosa. E non mi riferisco solo alla possibilità di nuovi contagi, che va messa nel conto, ma al dilettantismo con cui è stata gestita, fin dall'inizio, tutta la questione.

Ci aspettano tempi molto difficili, rimpiangeremo i giorni in cui il problema del Paese ci sembrava essere Flavio Briatore.

Commenti