Coronavirus

I contagi quasi raddoppiati "L'Rt adesso è salito a 1,72"

Rapido peggioramento. Secondo l’ultimo monitoraggio diffuso dal ministero della Salute si va verso lo scenario 4

I contagi quasi raddoppiati "L'Rt adesso è salito a 1,72"

La diffusione del coronavirus nel nostro Paese è in rapido peggioramento. Questo almeno quello che viene descritto nell’ultimo report diffuso dal Ministero della Salute, che prende in considerazione la settimana che va dal 26 ottobre al primo novembre.

Rapido peggioramento che avvicina allo scenario 4

Tanto da avvicinarsi pericolosamente a uno scenario di tipo 4. Ovvero, a quello della serrata, che potrebbe quindi portare a un lockdown nazionale. A rivelarlo è appunto l’ultimo report diffuso dalla cabina di regia del ministero della Salute. In attesa che arrivi davvero il vaccino, non si può fare altro che continuare a chiedere alla popolazione di essere responsabile e seguire le norme. Come riportato dal Corriere, sono fondamentalmente due i numeri che danno un’idea della settimana osservata, quella dal 26 ottobre al primo novembre. Il primo è quello dell’Rt, l'indice di trasmissibilità del virus, che in Italia è arrivato all’1.7, questo vuol dire che ciascun contagiato può trasmettere il virus a circa 2 persone. Il secondo numero importante è quello degli infettati: 523,74 ogni 100mila abitanti. Quasi raddoppiati dall’ultimo report.

Come si legge nel monitoraggio del ministero della Salute: “L’epidemia in Italia è in rapido peggioramento. Nella maggior parte del territorio nazionale è compatibile con uno scenario di tipo 3 ma sono in aumento il numero di Regioni e le province autonome in cui la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4. La situazione descritta in questa relazione evidenzia forti criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento attuale o imminente delle soglie critiche di occupazione dei servizi ospedalieri”.

Sono 11 le regioni ad alto rischio

Sarebbero 11 le regioni italiane ad alto rischio di trasmissibilità non controllata e non gestibile. Anche se non vengono direttamente citate, sono quelle appartenenti alla zona rossa, a quella arancione, o che a breve rientreranno in queste due fasce. Le dieci regioni rimanenti sono invece considerate “a rischio moderato con una probabilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese”. Il governo adesso pubblicherà i dati del monitoraggio dell'andamento della situazione epidemiologica in Italia. Come previsto nel testo del decreto Ristori bis. L'articolo 31 prevede la "pubblicazione dei risultati del monitoraggio dei dati inerenti l'emergenza epidemiologica da Covid-19".

Quindi, impegna il ministero della Salute, con frequenza settimanale a "pubblicare sul proprio sito istituzionale e comunicare ai presidenti di Camera e Senato i risultati del monitoraggio dei dati epidemiologici".

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