La corsa può portare danni

I traumi favoriscono lesioni a menischi e cartilagini e la rottura di tendini

Con l'arrivo dell'estate il nostro sistema muscolo scheletrico è a rischio. I primi caldi ci spingono all'esterno, al movimento, alla pratica degli sport.Vogliamo riprendere velocemente la piena efficienza fisica, ma queste corse improvvise, le estenuanti partite di calcetto o di beach volley più che benessere favoriscano spiacevoli traumi e contratture. L'attività fisica va scelta con grande cura, considerando le nostre reali condizioni psico.fisiche.

L'Istituto Ortopedico Gaetano Pini, un santuario della traumatologia italiana, dedica il mese di giugno ai traumi da sport: Arturo Guarino, direttore della Traumatologia sportiva, è tra i maggioi esperti. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all'università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell'Inter.

«Il primo errore da evitare se non si è soliti correre – ricorda il professor Guarino - è mettersi in strada con ritmi sostenuti. Fondamentale è una attenta valutazione clinica del proprio stato di forma, considerando vizi posturali, alterazioni degli assi di carico degli arti e la morfologia della colonna vertebrale, questo soprattutto nei giovani. Chi ha problemi di articolazioni deve preferire attività con ridotta sollecitazione, come nuoto e acquagym e fare esercizi con stretching mirati come pilates, mentre gli sportivi più allenati devono stare attenti agli sport che uniscono velocità e arresti improvvisi, come calcio e calcetto. Sollecitazioni di questo genere possono sottoporre le strutture capsulo-legamentose del ginocchio e della caviglia a gravosi compiti di stabilizzazione, che potrebbero evolvere verso rotture di tendini già degenerati e portare a lesioni dei nostri ammortizzatori naturali, cioè menischi e cartilagini. Per quanto riguarda i giovanissimi, prima di intraprendere una qualsiasi attività sportiva, andrebbe svolta una valutazione auxologica, cioè quella specialità medica che studia e cura la crescita fisica della persona».

La struttura complessa di traumatologia sportiva del Gaetano Pini è un reparto finalizzato al trattamento chirurgico della patologia traumatica, microtraumatica e degenerativa delle articolazioni, con particolare attenzione verso la popolazione sportiva. Questa struttura è stata scelta come centro di riferimento orto-traumatologico per gli atleti in occasione dei Campionati Mondiali di Canoa Sprint, che si terranno a Milano dal 13 al 20 agosto 2015.

Il nostro sistema muscolo scheletrico non va stressato a rischio della sua fragilità. Gli stessi atleti se non vengono allenati,se non sono in perfetta forma risultano fragili. La rottura dei legamenti o del menisco, così come le fratture o le lesioni alle cartilagini, sono frequenti anche tra i calciatori che subiscono costanti microtraumi. La ricerca scientifica di ortopedici e traumatologi ha come obiettivo interventi chirurgici di ricostruzione sempre meno invasivi, più efficaci e duraturi nel tempo. Una strada percorsa dai gruppi di ricerca per la rigenerazione dei tessuti è quella che vede l'utilizzo dei fattori di crescita prelevati dal sangue in grado di riparare la cartilagine.Per avvicinarsi sempre di più ai ragazzi, soprattutto a coloro che praticano discipline minori, l'Istituto ortopedico Gaetano Pini - afferma Arturo Guarino .

sta per attivare un servizio di assistenza anche attraverso convenzioni con le federazioni sportive mirato ad offrire un supporto alle società giovanili e agli atleti. «Stiamo realizzando inoltre un ambulatorio con uno spazio per la degenza rivolto ai giovani sportivi, anche non agonisti». Una iniziativa positiva.

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