Cronache

Il disoccupato Re di Copacabana con la piadineria di nome "La Figa"

Simone era disoccupato in Italia. È scappato in Brasile e grazie ad una piadineria ha fatto fortuna: "Qui si pagano poche tasse"

Il disoccupato Re di Copacabana con la piadineria di nome "La Figa"

Il suo locale si chiama "la Figa" ed è diventato la fortuna di Simone, italiano di Pesaro trapiantato in Brasile. A Copacabana ha aperto una pizzeria e piadineria diventata famosissima. Intervistato da Radio Cusano Campus ha spiegato come è riuscito a trasformare un piccolo locale in un successo.

Il racconto di Simone a Copacabana

"Ho aperto il mio locale il 9 agosto 2014 - racconta Simone - Abbiamo compiuto due anni da poco. Non trovavo lavoro in Italia. Io sono di Pesaro ma ho sempre vissuto a Riccione. Non si trovava nulla, né come pizzaiolo né come bagnino di salvataggio. Avevo 37 anni, iniziavo a preoccuparmi. A un certo punto ho detto basta. Ho preso la mia ragazza e sono partito per Rio. Con due spicci in tasca e la voglia di inventarmi un futuro. Siamo venuti a Rio e dopo tanto girare ho aperto questa pizzeria, a pochi metri dalla spiaggia di Copacabana. Ho scelto di chiamare la mia pizzeria "La Figa", abbiamo aperto ed è stato un successo totale. Figa in brasiliano vuol dire buona sorte. La scelta del nome è stata di buon auspicio...".

Nel futuro vede anche l'apertura di una pasticceria, che si chiamerà sempre "La Figa". "Ho già venduto tre volte la mia ricetta a tre pizzerie diverse - continua Simone - il locale è sempre pieno, le cose stanno andando benissimo. A livello burocratico in Brasile è tutto più sempre. Le banche ti danno tutti i soldi che vuoi, l'accesso al credito è molto più semplice rispetto all'Italia. Io pago il 3% di tasse all'anno. Ho assunto due brasiliani con contratto regolare. Ho aperto che eravamo io e la mia ragazza, ora ho già sette dipendenti, e quando aprirò la pasticceria, tra poche settimane, se ne aggiungeranno altri. Vi rivelo una cosa: da quando ho aperto, due anni e due mesi, ho fatto solo 130 scontrini fiscali. Qui la finanza non si fa vedere, tu paghi le tue tasse ogni anno e nessuno ti rompe le scatole. Io pago una cifra fissa, poi il guadagno è mio. Ti fanno lavorare, ti fanno crescere, non ti mettono i bastoni tra le ruote. Un anno fa mi è arrivata una multa per un sacco di immondizia, è arrivato un ragazzo e in cambio di 2 pizze me l'ha tolta. Noi italiani siamo visti molto bene".

La piadineria "La Figa"

Non tornerà mai più in Italia. Sta bene in Brasile. "Quando arrivano gli italiani - concludo - gli dico spesso di provare "La Figa", la mia pizza speciale.

Loro fraintendono e mi rispondono che sono arrivati qui con la moglie"".

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