Ischia, post razzisti contro le vittime: "Speravamo nel Vesuvio, ma va bene il terremoto"

I morti e i feriti non fermano l'odio che dilaga sui social. E così molti utenti gioiscono per il terremoto che ha colpito Ischia

Ischia, post razzisti contro le vittime:  "Speravamo nel Vesuvio, ma va bene il terremoto"

Nemmeno i morti e i feriti fermano l'odio che oramai imperversa sul web. A poche ore dal terremoto che ha colpito Ischia con un scossa di magnitudo del 4.0, registrata alle ore 20,57, che ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre trentanove sono comparsi sui social network commenti razzisti contro la popolazione colpita dal sisma.

Post razzisti contro morti e feriti

"Speravamo nel Vesuvio...ma va bene anche il terremoto": è la frase che più volte si ripete sul web. Un inno terribile che si eleva come coro tra gli odiatori della rete. E ancora: "Speriamo si svegli il Vesuvio". Messaggi di odio che sono arrivate al sindaco di Ischia Enzo Ferrandino: "Chiedo a tutti di segnalarci post offensivi e razzisti riguardanti il dramma anche personale che alcuni nostri concittadini stanno patendo in queste ore. L'amministrazione comunale - ha detto il primo cittadino della città colpita dal terremoto a Il Mattino - ha intenzione di denunciare penalmente questi scellerati che si accaniscono in maniera razzista, gioendo delle disgrazie altrui".

Ferradino ha inoltre precisate che "l'isola d'Ischia in particolare fornii importanti aiuti anche in danaro, alle vittime del terremoto del Friuli, garantendo per lunghi periodi a

Ischia anche ospitalità e lavoro a decine di sfollati. Cosa questa che ci ha fatto conquistare la gratitudine di tanti. Noi non siamo come questi razzisti, vergogna di tutti gli italiani e dell'umanità in generale".

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