Il killer di Luca Sacchi: "Volevo spaventarlo, non ucciderlo"

Valerio Del Grosso, arrestato insieme a Paolo Pirino per l'omicidio di Luca Sacchi, ha raccontato che il colpo di pistola alla nuca sparato al ragazzo è stato un errore. "Volevo solo spaventarlo". Ma non risponde alle domande del gip

Il killer di Luca Sacchi: "Volevo spaventarlo, non ucciderlo"

Clamorosa rivelazione di Valerio Del Grosso, arrestato con Paolo Pirino (chi sono) per l'omicidio di Luca Sacchi, il 24enne ucciso con un colpo di pistola alla tempia mentre si trovava con la fidanzata. Un colpo secco alla nuca che non ha lasciato scampo a Sacchi, trapassandogli il cranio: un'esecuzione. Non per Del Grosso, che durante la fuga - terminata dopo poche ore (clicca qui per le foto dell'arresto) - ha detto alla sua compagna: "Volevo solo spaventarlo, non ucciderlo". Versione confermata dalla ragazza.

Come si legge nel decreto di fermo del pm, Del Grosso le avrebbe chiesto di accompagnarla in albergo per fargli compagnia. Ma lei si è limitata "ad accompagnarlo al Cervara Hotel Park, dove precedentemente su indicazioni dello stesso, prenotavo a mio nome e con un mio documento una stanza". A quel punto, la ragazza si allontanava dalla struttura per raggiungere un'amica, prima di essere fermata da una pattuglia della polizia cui ha raccontato tutto. "Dove si nasconde?", le hanno chiesto gli agenti, che hanno avuto l'imbeccata per arrestare il killer. E alla domanda se la giovane fosse a conoscenza dei motivi che avevano spinto Del Grosso a fare fuoco su Sacchi, lei ha risposto: "No, mi ha solamente detto che il suo intento era quello di spaventare e non di uccidere".

Versione confermata agli agenti da Del Grosso, mentre li accompagnava nei luoghi dove aveva nascosto le prove dell'omicidio, compreso lo zainetto di Anastasia Kylemnyk (la fidanzata di Sacchi), contenente oltre 2mila euro divisi in mazzette da 20 e 50. Dietro al delitto, forse, una compravendita di droga, poi sfociata nella rapina e nell'omicidio.

Del Grosso e Pirino non rispondono al gip

Più che un'ipotesi per gli investigatori, in attesa di sapere qualcosa in più da Del Grosso e Pirino.

Oggi, però, durante l'interrogatorio di convalida del fermo nel carcere di Regina Coeli i due 21enni di San Basilio non hanno risposto alle domande del gip. A Del Grosso e Pirino vengono contestati il concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi. All'atto istruttorio era presente il pm Nadia Plastina, titolare dell'inchiesta.

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