Licenziato, vince la causa ma l'azienda fallisce

Dopo anni di angherie, viene licenziato ingiustamente. Intenta e vince una causa contro l'azienda, che intanto però è fallita

Licenziato, vince la causa ma l'azienda fallisce

Licenziato ingiustamente, riesce a vincere al termine di una causa intentata nei confronti della società e andata avanti per anni: gli spettano circa 600mila euro di risarcimento. Ma subito arriva la beffa: l'azienda, la Filippi Srl di San Giorgio delle Pertiche (produttrice di elettrodomestici in Provincia di Padova), fallisce, e lui, l'ex responsabile qualità, teme di non ottenere più quello che gli spetta.

A raccontare questa stroria è La tribuna di Treviso. Protagonista della vicenda è un uomo che abita a Preganziol, ed è senza lavoro dal 3 ottobre 2008, quando la Filippi Srl lo ha licenziato dopo una serie di turbolenze e "atti vessatori". Anzi, "condotte discriminatorie", come le definisce la sentenza del tribunale, che sposa le tesi dell'ex dipendente sottolineando come quest'ultimo avesse patito un grave stato di stress, disagio e ansia dovuti proprio al comportamento dei datori di lavoro.

Il giudice ha per questo condannato la Filippi a liquidare l'ex dipendente in misura consona che, sulla base dei calcoli fatti, corrisponde a circa 600mila euro.

Peccato che lo stesso tribunale, qualche mese dopo, abbia sancito, con sentenza di ottobre 2016, il fallimento dell'azienda. Nell'impresa lavorava un gruppo di circa dieci trevigiani che, come il collega, sono finiti tra i creditori privilegiati.

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