L'Italia tra cent'anni? Solo 16 milioni di abitanti concentrati in grandi città

Vaste aree della nostra penisola saranno in uno stato di quasi totale abbandono

L'Italia tra cent'anni? Solo 16 milioni di abitanti concentrati in grandi città

Siamo quasi 60 milioni in Italia. Ma, tra cent'anni, la popolazione potrebbe calare a 16 milioni.

Lo dicono alcuni studi, emersi oggi a Treviso, durante il Festival della statistica, come riportato da Dagospia. Gli studiosi hanno inserito in un programma il tasso di fertilità attuale e l'attesa di vita dei bambini, per capire quante persone abiteranno il nostro Paese tra cent'anni. Il risultato? Poco più di 16 milioni. Perché si verifichi lo scenrio degli studiosi "è sufficiente comportarsi come adesso, cioè non fare nulla per favorire la natalità e dare un sostegno alla famiglia".

Quei 16 milioni di abitanti saranno concentrati in alcune grandi città italiane, mentre le altre aree saranno in uno stato di quasi totale abbandono. Secondo gli studiosi che hanno esposto la relazione, il calo demografico è uno dei problemi che non è ancora stato preso in considerazione dalla politica attuale. Ma "nella demografia c'è il destino politico ed economico di un paese". Il tema, risulta di conseguenza di importanza vitale.

Tra le cause della diminuzione della popolazione ci sarebbero non solo i bassi incentivi alla natalità, ma anche l'impossibilità da parte dei giovani di sostenere i costi della vita in Italia, che porta i ragazzi ad emigrare. Per la precisione, "tre sono i fattori che maggiormente i giovani percepiscono come ostacoli al loro inserimento nel mondo del lavoro: invecchiamento degli occupati sul posto di lavoro, innovazione tecnologica che richiede competenze che il Paese non offre, e immigrazione, anche se nel 2017 immigrati e emigrati sono stati in numero pari".

Ma una soluzione al problema si potrebbe

trovare: si tratta di operare progetti a lungo termine e di incoraggiare le nuove generazioni a "mantenere alta l'ambizione di cmbiare la realtà, per costruirsi un futuro più in sintonia con i propri desideri e potenzialità".

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