Maltempo in Lombardia, esonda il lago di Como

L’acqua ha invaso la strada verso Piazza Cavour. Polizia locale e protezione civile hanno posizionato le passerelle pedonali per attraversare il lungolago

Maltempo in Lombardia, esonda il lago di Como

Maltempo anche in Lombardia. Esonda il lago a Como. L’acqua ha iniziato a invadere la strada verso Piazza Cavour. Polizia locale, Protezione civile e settore Reti hanno provveduto a posizionare le passerelle pedonali per attraversare il lungolago e dei coni di sicurezza davanti alle caditoie del marciapiedi a lago. Ma non solo. La diga foranea e la ex biglietteria sono state chiuse. Una squadra della Protezione civile rimarrà in piazza Cavour tutto il pomeriggio per monitorare la situazione, mentre la pioggia non accenna a smettere di cadere.

La pioggia intensa di queste ultime ore ha provocato uno smottamento ieri sera nell’area già interessata dal cantiere per la riparazione della condotta delle acque chiare in via Carso. È stato necessario chiudere la strada in entrambi i sensi di marcia. Il Comune avvisa che i lavori proseguiranno da lunedì, compatibilmente con le condizioni meteo, mantenendo la strada chiusa per ragioni di sicurezza. Domani sarà dunque possibile definire meglio i tempi dell’intervento.

Sono 7 milioni gli italiani che vivono in aree a rischio frane, alluvioni ed esondazioni di fiumi, in una situazione di incertezza determinata dall’andamento meteorologico anomalo che condiziona la vita e il lavoro. La Coldiretti in relazione all’ultima ondata di maltempo che ha colpito l’Italia da nord a sud con gravi danni all’agricoltura e la richiesta dell’avvio delle procedure per lo stato di calamità nelle zone più colpite, fa sapere: “L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte a una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.

Le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua si abbattono su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico con 7275 i comuni complessivamente a rischio per frane o alluvioni (il 91,3% del totale) ma la percentuale sale al 100% in Regioni come la Liguria. A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni, secondo la Coldiretti, ha fatto sparire oltre un quarto della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari.

Per questo - continua la Coldiretti - l'Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne.

Il settore agricolo è quello più impegnato a contrastare i cambiamenti climatici ma anche quello più colpito con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e delle infrastrutture. Insomma l’Italia è sott’acqua e soprattutto nelle regioni settentrionali il maltempo si abbatte senza pietà.

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