Poteva finire molto peggio l'agguato per motivi di droga di due minorenni di origine magrebina con cittadinanza italiana ai danni di due loro coetanei. Solo l'intervento dei carabinieri, chiamati da alcuni vicini, ha evitato che la lite finisse in tragedia visto che i due giovanissimi erano armati di mannaia e manganello. Il movimentato pomeriggio di lunedì 3 maggio è finito con due fermi e due denunce. Tre dei quattro giovani coinvolti sono minorenni.
Tutto è accaduto poco dopo le 14,30 in una frazione collinare di La Spezia, in Ligura. A riportare i fatti è il quotidiano La Nazione, che riferisce di un parapiglia che si è svolto in strada e che ha attirato l'attenzione di alcune persone che, spaventate dalla presenza di armi bianche, ha immediatamente allertato le forze dell'ordine. Raccolte le testimonianze, i carabinieri si sono immediatamente recati sul posto per sedare la rissa, che quando sono arrivati era ancora in corso. I quattro giovani, quindi, sono stati tutti caricati a bordo delle gazzelle e trasferiti in caserma, dove è iniziato l'interrogatorio. Fortunatamente nessuno di loro ha avuto bisogno di ricorrere alle cure mediche.
Per i carabinieri non è stato semplice capire l'origine della rissa. È stato necessario ascoltare i quattro protagonisti per un intero pomeriggio e i testimoni oculari, ma anche effettuare perquisizioni nelle abitazioni dei giovani. I militari non hanno creduto alle prime versioni degli interrogati e infatti la successiva evoluzione dell'indagine ha portato alla luce una nuova verità. I due giovani di origine magrebina si sono recati nel primo pomeriggio sotto casa dei loro coeteanei, dei quali solo uno è risultato essere maggiorenne, per sistemare un conto relativo alla droga. Pare, infatti, che l'agguato sia nato per chiedere la restituzione di una partita di droga, sparito pochi giorni fa da un nascondiglio ricavato nella boscaglia sulle colline di La Spezia. È qui che i giovanissimi di origine magrebina nascondevano la droga e dove pare uno degli altri due ragazzi era stato incaricato di controllare che nessuno si avvicinasse.
Ma proprio chi era stato incaricato di "fare la guardia" pare abbia sottratto la droga progressivamente, scatenando l'ira dei proprietari. Infatti, i carabinieri hanno rinvenuto circa 250 grammi di hashish a casa di uno dei due giovani aggrediti insieme a un bilancino di previsione. Un quatitativo leggermente superiore si trovava, invece, a casa dell'altro. Per questa ragione i due ragazzi aggrediti sono stati arrestati.
Il maggiorenne è stato consegnato ai domiciliari mentre il minorenne trasportato a Genova in un centro di prima accoglienza, dove attende la pronuncia del Tribunale dei minori. I due ragazzi che li hanno aggrediti, invece, se la sono cavata al momento con una denuncia per minaccia aggravata e porto di armi, mentre i carabinieri proseguono nelle indagini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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