Morta per il sorbitolo: "Sostanza era tossica" eBay vieta le vendite

L'autopsia rivela: la 29enne di Barletta è morta per avvelenamento. Il portale blocca le vendite del sorbitolo. Balduzzi chiede di evitare gli allarmismi: il problema sono i medicinali contraffatti

Morta per il sorbitolo: "Sostanza era tossica" eBay vieta le vendite

La tragedia di Barletta, dove una 29enne è morta durante un test allergologico per aver ingerito sorbitolo acquistato su internet, ha avuto ripercussioni a livello globale. Sul fronte delle indagini, sono arrivati questa sera i risultati dell'autopsia sul corpo di Teresa Sunna. La sostanza ingerita dalla ragazza era tossica, anche se per avere l’esito degli accertamenti tossicologici serviranno "alcuni giorni". Il tossicoloco che ha svolto gli esami ha detto che "il sorbitolo è uno zucchero, non ha mai ucciso nessuno".

Intanto il più grande portale di vendite online, eBay, ha deciso di bloccare tutte le aste che hanno per oggetto la sostanza incriminata. "L'azienda sta cooperando con le autorità locali e internazionali ed è impegnata a fornire tutto il supporto necessario affinchè sia fatta chiarezza sulla vicenda", spiegano in una nota. Il sorbitolo è un sostituto dello zucchero, ma a basso contenuto calorico. Per questo motivo è spesso usato come dolcificante anche in prodotti "light". La sua vendita è perfettamente legale, anche nei negozi online.

Il problema, quindi, non sta nella sostanza in sé, ma nella vendita, sempre più diffusa, di prodotti contraffatti. Un tema conosciuto da tempo, ma su cui la morte della ragazza ha acceso i riflettori. Del resto delle oltre 40mila farmacie aperte online, ben il 98% è illegale, come rivela uno studio dell'Agenzia italiana del farmaco. Inoltre, al di là della bontà dei medicinali, su questi portali è possibile comprarli facilmente e in poco tempo anche senza nessun controllo medico e senza ricetta. Anche per questo il Codacons chiede un "giro di vite" e "di oscurare i siti che consentono queste vendite illegali con la stessa procedura seguita per i siti pedopornografici".

Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, invita ad evitare allarmismi e sottollinea che non c’è un allarme sanitario globale. "Il problema sorto a Barletta è serio, ma allo stato delle informazioni di cui disponiamo è circoscritto, non è tale da creare un allarme sanitario globale.

In via generale sarebbe bene astenersi il più possibile da acquisti di farmaci online. C’è il problema di un circuito parallelo al servizio sanitario nazionale di dispensazione dei farmaci. La regione Puglia sta facendo indagini in proposito, accanto alla magistratura".

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