La tragedia del Mottarone

"Il giorno prima della tragedia c'è stato un blocco della funivia"

Il procuratore di Verbania sull'incidente del Mottarone: "Il giorno prima c'è stato un blocco dell'impianto. Non escludiamo l'ipotesi di un errore umano"

Il procuratore: "Il giorno prima della tragedia c'è stato un blocco della funivia"

Il giorno antecedente alla tragedia del Mottarone "c'è stato un blocco dell'impianto". A confermarlo è la procuratrice di Verbania Olimpia Bossi che, peraltro, non esclude l'ipotesi di un "errore umano" nell'incidente della funivia in cui hanno perso la vita 14 persone. "La cabina era sostanzialmente arrivata al punto di sbarco, si vede che sussulta e torna indietro. - spiega il pm dopo aver visionato i video che immortalano lo schianto - La visuale è però limitata alla zona dell'arrivo".

Il giallo della scatola nera

Non è ancora stata chiarita la dinamica del disastro funiviario. Perché il cavo traente si è spezzato? Perché i freni non hanno funziato? Sono queste, e molte altre, le domande a cui dovranno dare una risposta gli investigatori nel tentativo di stabilire con esattezza la successione degli eventi che hanno causato lo schianto mortale contro il pilone della prima stazione d'arrivo, in uno dei punti più alti del tracciato. La chiave di volta potrebbe essere custodita nella scatola nera a bordo della cabina precipitata dopo lo schianto: "Ma non sappiamo se ve ne fosse una".

I rottami della cabina, quel poco che avanza, sono sotto sequestro. I vigili del fuoco stanno provvedendo a recuperare la carcassa di ferraglia per sottoporla all'attenzione degli investigatori e dei consulenti della procura. La speranza è che tra quei relitti emergano elementi utili alle indagini.

L'ipotesi dell'errore umano

Il cavo non ha retto e la cabina ha ceduto finendo per impattare contro il pilone. Fin qui, tutto chiaro. Ma allora, cosa è andato storto? L'ipotesi di un "errore umano", rientra nel fascicolo delle indagini per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. "L'errore umano fa parte degli accertamenti che devono essere fatti, non è riscontrabile a occhio nudo da un video che non ha neanche una qualità eccelsa. Tutto è stato coperto e repertato e sarà a disposizione dei consulenti tecnici, non prima non tocchiamo niente", aggiunge la procuratrice Bossi. Al momento ci si concentra su due punti cardini: il cavo e il sistema frenante di sicurezza. Sulla forchetta, altro elemento dell'impianto, è "un meccanismo che fa parte del sistema di blocco o sblocco della cabina, se sia stato rimosso o non sia stato reinserito questo resta nel campo delle ipotesi e dovrà essere accertato da un esame del reperto rinvenuto", conclude la pm.

"Chiesto di evitare la salita del Mottarone"

Intanto, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilita' sostenibili, Enrico Giovannini e la Regione Piemonte hanno chiesto intanto all'organizzazione del Giro d'Italia di modificare la tappa in programma venerdì che prevede la salita della carovana rosa sul Mottarone, teatro domenica del tragico incidente alla funivia nel quale hanno perso la vita 14 persone. "Abbiamo chiesto di evitare la salita del Mottarone perché ci sembra inopportuno in questo momento e per evitare che i curiosi vogliano andare sul posto per foto che sarebbero poco rispettose, anche alla luce del fatto che non ci sono ancora le date dei funerali". spiega l'assessore alla Protezione civile del Piemonte, Marco Gabusi che ha svolto le comunicazioni in aula sull'incidente.

Il Piemonte, riferisce Gabusi, ha anche chiesto all'organizzazione del Giro di dedicare un momento di ricordo alle 14 vittime, sabato, in occasione della ripartenza del Giro da Verbania.

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