Cronache

Altre accuse a Palamara: "Elementi inattendibili"

All'ex consigliere del Csm vengono contastati anche i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio e corruzione in atti giudiziari

Altre accuse a Palamara: "Elementi inattendibili"

Arriva un nuovo capo di imputazione per Luca Palamara. La procura della Repubblica di Perugia, infatti, durante l'udienza preliminare svoltasi nella mattinata di oggi, ha contestato all'ex presidente della Associazione nazionale magistrati anche il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio e corruzione in atti giudiziari.

Le nuove accuse, relative all'inchiesta che vede coinvolto l'imprenditore Fabrizio Centofanti (a Messina ed a Roma) arrivano a seguito di ulteriore indagini sul caso condotte dai magistrati coordinati dal procuratore capo Raffaele Cantone. I due pubblici ministeri titolari del fascicolo, vale a dire Gemma Miliani e Mario Formisano, hanno depositato formalmente agli atti un cospicuo corpus di nuovi elementi derivati dal lavoro svolto dal Gruppo d'investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) della Guardia di Finanza. Oltre a Luca Palamara e Fabrizio Centofanti, le medesime accuse sono rivolte anche all'amica dell'ex consigliere del Consiglio superiore della magistratura Adele Attisani.

Durante l'udienza preliminare, che si è svolta dinanzi al giudice Pierluigi Frabotta, i magistrati incaricati hanno sentito anche gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore. I nuovi elementi acquisiti vanno a confluire nel materiale che viene preso in esame per i procedimenti in atto nei confronti dell' ex presidente dell'Anm. Il primo, nel quale Palamara è accusato di corruzione, vede imputati anche Adele Attisani, Fabrizio Centofanti e Giancarlo Manfredonia. Il secondo, nel quale risulta coinvolto anche l'ex procuratore Generale della Cassazione Riccardo Fuzio, è quello relativo invece all'accusa di rivelazione di segreto d'ufficio. La procura della Repubblica, guidata da Raffaele Cantone, ha chiesto quindi il rinvio a giudizio, e l'udienza è stata rinviata al prossimo 19 marzo.

"Dopo tre anni di indagini sono stati nuovamente riesumati elementi già noti e in parte già ritenuti inattendibili", ha affondato il legale di Palamara Benedetto Bugatti nel corso di una dichiarazione rilasciata ai microfoni di AdnKronos. "Sulla nuova contestazione ci riserviamo ogni valutazione difensiva che consentirà al nostro assistito di chiarire le vicende che lo riguardano. Certo stupisce che dopo tre anni vengano valorizzati elementi investigativi proprio in questo periodo".

Profonda l'amarezza anche del suo assistito, che ha abbandonato l'aula anzitempo a causa del contenuto di alcune affermazioni ritenute offensive in relazione proprio alla ricostruzione dei fatti relativa ai nuovi capi di imputazione contestatigli.

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