Alunni della Prestipino: "Boia chi molla, prof!". E la dem risponde entusiasta

Lo scorso anno un altro episodio che aveva fatta discutere: "Se uno vuole continuare la nostra razza, per dirla così, è chiaro che in Italia bisogna iniziare a dare un sostegno concreto alle mamme"

Alunni della Prestipino: "Boia chi molla, prof!". E la dem risponde entusiasta

È un esponente dem e membro della direzione nazionale del Pd. Ma a quanto pare non disdegna l'espressione "Boia chi molla". Patrizia Prestipino finisce al centro della polemiche.

Una conversazione WhatsApp tra l'insegnante Patrizia Prestipino e i suoi alunni fa molto discutere. I ragazzi si scattano una foto davanti a un manifesto del Partito democratico e scrivono: "Boia chi molla Prof!". La frase avrebbe dovuto far infuriare la Prestipino visto che si parla di un esponente dem e membro della direzione nazionale del Pd. Così non è stato. Visto che la docente ha risposto entusiasta: "Grandi i miei ragazzi!!!! Vi amo e grazie dell'incoraggiamento…".

Lo screenshot della conversazione viene pubblicato su Instagram, per poi essere rimosso dopo circa mezz'ora. Troppo tardi. Il sito La Notizia si accorge della foto e contatta la Prestipino per chiedere spiegazioni in merito: "Sono dichiarazioni inadeguate ma che non sottendono nessun tipo di malevolenza, in quanto vengono da ragazzi di cui conosco bene animo e carattere, ma sono purtroppo mutuati dai cori delle curve degli stadi. Detto questo trattasi di conversazioni private pubblicate per 26 minuti su un profilo che io non utilizzo per comunicazioni politiche e che in questi giorni soprattutto è seguito da mia nipote, che certo ha apprezzato il messaggio di in bocca al lupo che i ragazzi volevano mandarmi".

L'esponente dem non è nuova a questo tipo di gaffe. Lo scorso anno un'altra sua affermazione aveva fatto discutere: "Non ci sono più mamme in Italia, siamo il Paese più anziano d'Europa e tra qualche decennio rischiamo di non avere più ragazzi italiani.

Se uno vuole continuare la nostra razza, per dirla così, è chiaro che in Italia bisogna iniziare a dare un sostegno concreto alle mamme e alle famiglie. Altrimenti in Italia si rischia l’estinzione".

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