Cronache

Quelle telefonate della Muraro: così agiva da dirigente Ama

Gli inquirenti con i pm avrebbero acquisito le intercettazioni telefoniche tra l'assessore all'Ambiente della Giunta Raggi e gli ex vertici di Ama

Quelle telefonate della Muraro: così agiva da dirigente Ama

Si apre un nuvo filone di indagine su Paola Muraro. Gli inquirenti con i pm avrebbero acquisito le intercettazioni telefoniche tra l'assessore all'Ambiente della Giunta Raggi e gli ex vertici di Ama, Franco Panzironi e Giovanni Fiscon. Di fatto, come riporta il Corriere della Sera, i colloqui che risalgono al 2014 dimostrano il ruolo chiave della Muraro quando rivestiva il ruolo di consulente per la municipalizzata dei rifiuti capitolina. Il sospetto è che la Muraro non fosse proprio un corpo esterno ma qualcosa di più. L'inchieste di fatto mira ad accertare alcuni illeciti ambientali ma anche la procedura con cui è stata affidata alla stessa Muraro la consulenza per gli impianti di Tmb e dei tritovagliatori. Sulle procedure le norme sono abbastanza chiare: prima di ricorrere a consulenze esterne, l'amministrazione deve prima verificare se all'interno della struttura vi siano figure professionali adatti all'incarico. Insomma l'Ama, secondo i pm, probabilmente avrebbe potuto affidare l'incarico a personale interno senza ricorrere ad una consulenza esterna. Le intercettazioni che riguardano la Muraro sono emerse nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale, ma non sono state trascritte perché ritenute irrilevanti sul fronte dei reati contestati a Panzironi e Fiscon. Va detto subito che nelle telefonate della Mauraro non c'è spazio per alcun illecito, ma di certo quelle conversazioni danno l'idea del peso della consulente nel rapporto con l'Ama e con i suoi manager.

Infine uno dei punti che stanno vagliando al momento gli inquirenti riguarda i rapporti tra l'assessore e Cerroni, il "Signore" dei rifiuti di Roma che è indagato per associazione a delinquere nel fascicolo sulla gestione dei rifiuti.

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