Napoli, inglese violentata da due giovani. E poi da chi l'ha soccorsa

La denuncia della giovane britannica: stuprata da due giovani e poi da un ragazzo che avrebbe dovuto soccorrerla. Questa mattina l'incidente probatorio a Napoli

Napoli, inglese violentata da due giovani. E poi da chi l'ha soccorsa

Sarebbe stata violentata da due giovanissimi, dopo una festa di studenti Erasmus a Napoli. Poi, soccorsa da un terzo ragazzo che s’era offerto di darle aiuto, sarebbe stata violentata anche da lui.

Uno scenario dell’orrore quello che è emerso dalla denuncia di una giovane turista inglese. I fatti da lei denunciati sarebbero avvenuti nel capoluogo campano a marzo scorso. E oggi la ragazza, una 18enne, accompagnata dal padre e dai funzionari diplomatici del Regno Unito s’è presentata in tribunale per l’incidente probatorio disposto dai magistrati. Le sue accuse sono gravissime, il suo è un racconto inquietante di una festa drammaticamente degenerata in un incubo.

La ragazza britannica, nei mesi scorsi, aveva raccontato agli inquirenti che due giovani, dopo quella festa, l’avrebbero costretta a prendere posto su un’auto parcheggiata in un vicolo nei pressi della zona universitaria di via Mezzocannone. Lì, a turno, l’avrebbero stuprata. Ma non è tutto. Perché dopo quella violenza, un altro giovane si sarebbe avvicinato alla ragazza offrendole un aiuto, promettendole che l'avrebbe riaccompagnata a casa. Invece, anche lui, avrebbe approfittato della debolezza della ragazza per estorcerle, a qualche chilometro di distanza, un rapporto sessuale.

Stando alle indiscrezioni, come riporta Repubblica Napoli, agli atti dell'inchiesta ci sarebbero anche delle conversazioni telefoniche che quest'ultimo avrebbe scambiato con altri amici, che risultano completamente estranei ai fatti e alle indagini, in cui avrebbe rivolto epiteti pesantissimi all'indirizzo della ragazza e si sarebbe vantato di quella sua "conquista".

Alla sbarra, con l’accusa di violenza sessuale (di gruppo, nel caso dei primi due indagati) ci sono tre giovani, poco più che maggiorenni, tutti di buona famiglia e residenti nell'area a sud di Napoli.

Che, a loro volta, si sono dichiarati innocenti affermando che quei rapporti sessuali, pur consumati, non sarebbero stati estorti alla studentessa inglese, la quale invece, secondo il racconto degli indagati, sarebbe stata consenziente. I giovani coinvolti nell'inchiesta risultano tutti e tre indagati a piede libero.

Adesso la delicatissima inchiesta, affidata alla Procura di Napoli, prosegue nel più stretto riserbo.

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