Cronache

Il ritorno dell'eroina, meno cara della coca

Negli anni 70’ ha decimato intere generazioni. Ora è tornata silenziosamente ad uccidere, per diventare più “social” si è rifatta il “trucco”

Il ritorno dell'eroina, meno cara della coca

Il suo ritorno alla ribalta non è un caso. E non ha certo niente a che vedere con gli anni nostalgici di chi si identificava nei ragazzi dannati del libro “Noi i ragazzi dello Zoo di Berlino”. No, qui si tratta semplicemente di mercato. Con la crisi, la cocaina è diventata troppo cara (50 euro al grammo), mentre l’eroina si attesta sui 20, 30 euro.

L'Ipsad (Italian population survey on alcohol and other drugs) calcola che l'anno prossimo gli eroinomani saranno 300mila in tutta Italia. Crescerà anche il numero dei consumatori in età da liceo, ai quali è venduta maggiormente la variante “white”, che in genere si sniffa o si fuma; a differenza della “brown”, meno pura e più adatta all'iniezione.

Perugia è fra le città dove ogni giorno si spendono 20mila euro per l’acquisto di dosi di eroina . Ad inizio anno è stata ritrovata una coppia, riversa a terra, in mezzo alla strada. Lui morto per overdose e lei salvata in extremis dai sanitari del pronto intervento. Scene che riportano agli anni '80, dove l’immagine del tossico che barcollava come uno zombie all’angolo della strada era diventata ormai una triste consuetudine.

L’uso di questa droga non è mai stata in calo. Inoltre come il fatto sopra riportato, di eroina si muore ancora. E non solo per sovradosaggio della sostanza, o per la presenza di contaminati tossici (eroine killer), ma anche per cause indirette come le infezioni e altre malattie, rese meno curabili dalle condizioni di tossicodipendenza.

Ma c’è ancora un altro fattore. I dati infatti dicono che muoiono di overdose soprattutto le persone che smettono il trattamento (metadone) oppure lo assumono in dosi piccole, perché il mantenimento con metadone è il primo fattore per limitare scientificamente il numero di overdose, per un meccanismo farmacologico di “blocco” degli effetti dell’eroina.

In Italia si stima che il rischio di morte scenda da 8.9‰ al 4,1‰ nel primo anno di cura metadonica, e al 1.9‰ se la cura procede. I dati ministeriali rivelano dosi medie di questo farmaco, somministrati dal Sistema sanitario nazionale intorno a 50 mg (inferiori alla dose minima considerata efficace, anche nel blocco delle overdose). Chi è dimesso dalle comunità o dagli ospedali sotto la rassicurante etichetta di “disintossicato” è predisposto all’overdose, e questa predisposizione è data dalla dipendenza, che porterà ad una ricaduta priva di controllo, con un desiderio che è come una roulette russa.

Gli “importatori” principali di questa vecchia, quanto mai attuale droga, sono gli albanesi che hanno preso il posto dei turchi. I carichi seguono la rotta Albania-Puglia e viaggiano per lo più su strada.

La “distribuzione” avviene sul territorio italiano grazie ai venditori di zona di ciascuna città, pronti per vendere le dosi a nuovi clienti, a nuove vittime.

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