Cronache

Scattò foto all'americano bendato: carabiniere a processo

L'uomo bendato era uno dei due americani indagati per la morte del brigadiere Cerciello. L'immagine rimbalzò ovunque, anche negli Usa, imbarazzando l'Arma dei carabinieri

Scattò foto all'americano bendato: carabiniere a processo

Quella foto fece il giro del web e di tutti i giornali. Mostrava un uomo bendato all'interno di una caserma. Era Natale Hjorth, uno dei due americani indagati per la morte del brigadiere Mario Cerciello Rega. La foto fu scattata da un carabiniere, Silvio Pellegrini, che la diffuse su un gruppo whatsapp. In un attimo divenne virale. E da lì iniziarono le polemiche e i guai per chi l'aveva diffusa. Ora si apprende che Pellegrini andrà a processo.

L'accusa, nei suoi confronti, è abuso d'ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio. Il processo avrà inizio il prossimo aprile. Il cittadino americano si è costituito parte civile. Su quella vicenda anche la procura militare aveva aperto un'inchiesta, ed era stata sollevata la questione di giurisdizione tra giustizia ordinaria e militare.

Come si legge nel capo di imputazione Pellegrini, "in violazione della disposizione che fa divieto di pubblicare l'immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre si trova sottoposta all'uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica, salvo che la persona vi consenta, quale carabiniere in servizio presso la compagnia carabinieri Roma Centro, ritraendo Natale Hjorth allorché lo stesso si trovava presso i locali del Roninv carabinieri del Comando provinciale di Roma e diffondendo tale foto su almeno due chat whastapp, delle quali una dal titolo 'Reduci ex Secondigliano' con 18 partecipanti, dalla quale veniva poi ulteriormente diffusa da terzi ad altri soggetti e chat, arrecava a Natale Hjorth un danno ingiusto".

A gennaio, invece, partirà il processo davanti al giudice monocratico per Fabio Manganaro, il carabiniere che è accusato di aver bendato Hjorth poco dopo il fermo.

L'accusa nei suoi confronti è quella di misura di rigore non consentita dalla legge.

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