«Sidelights» annodato con 30mila Swarovski Un'opera d'arte da sindrome di Stendhal

Che nessuno si stupisca se La Sindrome di Stendhal, che colpisce al cospetto di opere d'arte straordinarie, iniziasse a manifestarsi in chi contempla una creazione Sahrai. Nome di prestigio nel mercato dei tappeti antichi e rari, la famiglia Sahrai si occupa di manufatti preziosi da cinque generazioni. La storia parte da un bazaar di Teheran nei primi dell'800 e arriva a oggi, con i fratelli Rana e Ramine a proseguire l'attività, ricercando per il mondo pezzi speciali e introducendo collezioni contemporanee di tappeti annodati a mano in lana e seta, bespoke e customizzabili. I capolavori Sahrai decorano i pavimenti del Palazzo Imperiale del Giappone, del Palazzo Reale del Kuwait, del Palco Reale del Teatro alla Scala e degli hotel più celebri. Al Salone del Mobile il marchio porta in scena disegni inediti concepiti dal Design Studio interno, che ha trovato ispirazione nel concetto di globalità espresso da Expo ispirazione: Noor (contemporanea, dall'effetto sbiadito), Taj Mahal (tappeti indiani dell'800), Parsa (realizzata nell'atelier in Iran), Place Vendome (pizzi delle dame di corte). E poi c'è la Sparkles Collection a cui appartiene Sidelights, annodato a mano in seta naturale, con oltre 30mila Swarovski Elements applicati con tecniche mai utilizzate. Un firmamento di tre metri per 2,5 che incanta e lascia senza fiato. Questa sera nella location storica di Sahrai in Galleria Manzoni viene presentata la collezione a marchio Gianfranco Ferré.

Giovedì sarà la volta della Designers Selection, il risultato della collaborazione con gli artisti Roger Selden, Daniela Puppa, Franco Raggi e Marco Ferreri. Debutta anche Luxury Italian Textiles, prima collezione di tessuti per l'arredamento firmata Sahrai.

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