Val Susa, la compagna del conducente: "Maurizio ha frenato"

Dopo il terribile incidente in Val Susa che è costato la vita ad una ragazza di 27 anni adesso parla un amico di Matteo, testimone della tragedia

Val Susa, la compagna del conducente: "Maurizio ha frenato"

Dopo il terribile incidente in Val Susa che è costato la vita ad una ragazza di 27 anni adesso parla un amico che quella maledetta domenica era sulla stessa strada e ha visto con i suoi occhi quanto accaduto: dal diverbio per la precedenza alla furia del conducente del Transit che ha investito la moto. Luca Gilardi racconta cosa ha visto a Repubblica: "Quel Ford Transit che inseguiva Matteo ma non ho potuto fare niente per avvisare il mio amico. Poi il van gli è andato addosso". "Stavamo rientrando da una gita tra amici". Poi arriva il racconto "Il Ford Transit arrivava da una strada laterale, di quelle sterrate, noi dalla provinciale e avevamo la precedenza ma lui si è immesso senza accorgersi che stavamo arrivando". Il racconto a questo punto si fa più drammatico: "Ho visto il furgone che si è lanciato all’inseguimento di Matteo. Io me ne sono accorto perché ero dietro. Lui no, non ha visto niente e non si è reso conto - racconta ancora - se avessimo avuto gli auricolari e un interfono magari averei potuto avvisarlo ma così non ho potuto fare niente. Non sono riuscito a superare il furgone". La folle corsa dura per circa un chilometro: "Il furgone a quel punto ha sorpassato tre o quattro macchine, poi è rientrato in carreggiata ed è andato contro la moto di Matteo". Poi l'impatto termendo: "Matteo ed Elisa sono stati trascinati, il furgone è passato sulla ragazza".

E in questa storia c'è un'altra testimonianza che spiega quanto accaduto. Ed è quella di Milena Zuniga Lecca, la 40enne compagna di Maurizio De Giulio adesso agli arresti per omicidio stradale: "Maurizio non voleva investire quei ragazzi, non l'ha fatto apposta: ha cercato di frenare, ma non è riuscito a evitarli. bbiamo fatto un pic nic al lago con gli amici. Maurizio non aveva bevuto più di qualche bicchiere di vino", spiega a Repubblica.

Ma quanto sostenuto dalla donna non convince gli inquirenti. Infatti sull'asfalto, sul luogo dell'incidente, non sono infatti rimasti segni di frenata, e le testimonianze degli altri automobilisti raccontano una storia diversa.

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