Nascoste sotto terra e nelle intercapedini delle pareti di un casolare in campagna, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Vibo Valentia hanno trovato l'arsenale da guerra di una potente famiglia della 'Ndrangheta. Le indagini dell'Arma hanno portato a due ingenti ritrovamenti di armi. i militari del Comando Provinciale di Vibo Valentia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale composto da fucili automatici, pistole, munizioni e giubbetti anti-proiettili, sigillato all'interno di alcune pareti di una casa diroccata.
Le investigazioni da parte della Benemerita hanno consentito di accertare che le armi ritrovate costituivano l'arsenale della 'ndrina "Pardea-Rainisi" che sarebbe dovute essere utilizzato per l'esecuzione dell'omicidio di Rosario Pugliese, attualmente latitante ed appartenente alla contrapposta 'ndrina dei Cassarola.
Di assoluto rilievo nelle acquisizioni investigative e del tutto confirmatorie delle risultanze dell'operazione "Rinascita-Scott" relativamente al collegamento della Locale di Vibo Valentia con il crimine di Polsi, è l'incontro monitorato nel 2009 tra gli esponenti di vertice della Locale di Vibo Valentia, Bartolomeo Arena, Domenico Camillò e Antonio Chiarella con Domenico Oppedisano – detto Don Mico Oppedisano, soggetto tratto in arresto a seguito dell'operazione "Crimine" e ritenuto il vertice indiscusso della 'ndrangheta.
Inoltre, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Vibo Valentia hanno eseguito un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della stessa Direzione
Distrettuale Antimafia, nei confronti di 4 soggetti, Francesco Antonio Pardea, Marco Ferraro, Filippo Di Miceli, già tratti in arresto nell'operazione "Rinascita-Scott" e tutti appartenenti alla 'ndrina Pardea-Rainisi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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