In memoria del grande Glenn
7 Aprile 2021 - 07:31Il 7 aprile del 2017 moriva Glenn O'Brien. Fu tutto ciò che desiderava essere. Ma, prima di tutto, fu un uomo, come spieghiamo qui
Glenn O'Brien fu tutto quello che decise di essere. Giovanissimo, entrò nella Factory di Andy Warhol, per poi esser rapito dalla televisione - "è una forma di governo", disse una volta - e dall'arte, diventando amico (tra gli altri) di Jean-Michel Basquiat, al quale dedicò un film. Bon vivant ed esperto di moda, sapeva fare la boxe e cucinare un risotto perfetto. Fu tutto. O, forse, Glenn O'Brien fu semplicemente un uomo: "La virilità - scrisse in Essere uomo (Piemme) - è un regno che voi potete governare. Usate la testa. Fate del vostro meglio. Non statevene lì senza reagire. Alzatevi e fate la vostra parte. Dite le cose come stanno. Fate quello che va fatto. Vivete normalmente. Dite a tutti dove se lo possono infilare. Non svicolate. Date tutto quello che dovete dare. Siate coerenti. Fate seguire i fatti alle parole. Colpite nel segno. Prendetevi le vostre responsabilità. E alla fine lasciate al mondo qualcosa di memorabile".
Glenn O'Brien, con i suoi capelli alla Giulio Cesare e la barba incolta prima ancora che fosse di moda, non aveva stile. Era lo stile. Aveva consigli su tutto perché aveva vissuto tutto. Indimenticabili alcune sue massime: "Il matrimonio è come il casinò di Las Vegas: truccato a tuo svantaggio e difficile da battere, ma lo stessso divertente". Difficile non esser d'accordo con lui.
Era un progressista nel senso più puro del termine: credeva infatti che la vita delle persone dovessere essere dedicata al proprio miglioramento: "Essere uomini significa dare il meglio. L'evoluzione riguarda noi. Messo nella condizione giusta e sforzandosi un po', un uomo può essere molto più che solo un uomo; può essere un gentiluomo, uno sportivo, un inventore, un artista, un filosofo, un bardo, un mago, un eroe".
Dispensò consigli su tutto: dalle cravatte ai peli sul petto, fino alle parole da pronunciare sul letto di morte. Non fu mai banale. E mai sbagliò. Tranne forse una volta: quando sdoganò le calze sotto i sandali, anche se solo per coprire piedi certamente non perfetti.De mortuis nihil nisi bonum: "Dei morti niente si dica se non il bene". Per questo gli concediamo il beneficio del dubbio. Ma solo se a indossarli era lui.
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