Il Settecento veneziano alla mostra-mercato di Palmanova

Sono ormai 32 anni che la celebre città fortificata friulana a forma di stella ospita per tutto il mese di agosto la mostra-mercato di stampe antiche organizzata per il Museo civico da Giampaolo Buzzanca

Il Settecento veneziano alla mostra-mercato di Palmanova

Sono ormai 32 anni che Palmanova, la celebre città fortificata friulana a forma di stella, ospita per tutto il mese di agosto la mostra-mercato di stampe antiche organizzata per il Museo civico da Giampaolo Buzzanca, titolare a Padova di uno dei più autorevoli studi italiani di stampe e libri antichi. Fu sua l’intuizione, nel 1980, di organizzare una grande mostra a Palmanova, trovando subito la collaborazione del Comune e del museo locale. Per i primi anni l’esposizione – migliaia di pezzi di varie epoche e di diversi valori – fu ospitata nel dongione di Porta Udine, uno degli ingressi cinquecenteschi alla città; poi la sede fu spostata nella storica Polveriera napoleonica, dove si ripete anche quest’anno. Tra Palmanova e le stampe antiche è nato, in questo lungo arco di tempo, uno speciale fil rouge, perché ambiente urbano e arte sono in naturale sintonia, e la mostra può contare su un bacino di visitatori molto ampio, perché è costituito anche dai turisti di ogni nazionalità che d’estate popolano le spiagge dell’Alto Adriatico, soprattutto Grado e Lignano.

Come ogni anno risplende nella mostra di Palmanova l’epoca d’oro dell’arte, quel Settecento veneziano che ha coinvolto tanto profondamente anche il Friuli. Così, i pezzi più importanti sono tutti di matrice veneta e veneziana: spicca su tutti un prezioso Trionfo di Venere del Tiepolo, intorno al quale ruotano con propri fogli i nomi più illustri dell’epoca, da Antonio Canal - il Canaletto, a Michele Marieschi, da Bernardo Bellotto a Marco Ricci, al Piazzatta, a Zuccarelli, al veneto-romano Gianbattista Piranesi. Ma si va anche oltre il veneto, con nomi illustri quali quelli di Stefano della Bella, di Rembrandt, di Callot, di Salvator Rosa, dei Perelle. Quest’anno, per la prima volta, una parte dell’esposizione è riservata alle stampe contemporanee, con artisti del Novecento italiano tra i quali Guttuso, Cantatore, Treccani, Zancanaro, Morlotti, Ciferri. Un piccolo omaggio al Friuli, terra ospitante e ospitale, si legge nelle tante stampe di città friulane, nelle antiche mappe locali, ma anche nei molti libri antichi e rari legati alla cultura della zona.

Completano l’esposizione una grande quantità di stampe decorative – fiori, animali, paesaggi, castelli, navi, maschere, costumi, città, strumenti scientifici – accessibili a tutti ma sempre antiche, e dei banconi di documenti, editti, giornali, riviste, fotografie, tutto d’epoca e di qualità ammirevole.

La mostra è aperta tutti i giorni fino al 31 agosto, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.

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